“Vaia” e i cambiamenti climatici: tavolo rotonda venerdì a Pieve

Relatori il nivologo Cagnati, l’oceanografo Carniel e la forestale Paola Favero  L’incontro è organizzato dalle associazioni ambientaliste bellunesi

Belluno. Scienziati autorevoli ci dicono che nel corso degli ultimi 500 milioni di anni la vita sulla Terra è stata quasi annichilita per ben cinque volte. . Le cause sarebbero state diverse di volta in volta, ma in almeno due occasioni la responsabilità ricadrebbero sui cambiamenti climatici intervenuti. Non a caso a vincere il premio Pulitzer per la saggistica nel 2015 è stato il libro “La sesta estinzione” della giornalista Elizabeth Kolbert (ed. it. Neri Pozza, con traduzione di Cristiano Peddis), che presenta tutti gli elementi che farebbero proprio pensare che ci stiamo rapidamente avvicinando all’ennesima catastrofe.

L’unica differenza con le volte precedenti consiste nel fatto che stavolta la colpa è anzitutto dell’uomo, che con le sue scelte di vita e lavoro ha portato il tasso di estinzione di specie animali e vegetali a noi note ad essere 100 volte più elevato del normale.

Le foreste si sono evolute in migliaia di anni per raggiungere il massimo equilibrio con l'ambiente che le circonda, ma la recente ecatombe calata sui nostri boschi lo scorso ottobre dimostra che i cambiamenti climatici stanno diventando tanto rapidi da impedire loro l’adattamento.

Di questa fragilità, che naturalmente ricade anche sulla nostra stessa esistenza, tratterà la tavola rotonda organizzata per venerdì all’auditorium Cos.Mo di Pieve di Cadore e intitolata “Tempesta Vaia: i boschi fragili raccontano il cambiamento climatico”.

“Vaia”, per chi non lo sapesse, è il nome dato alla grande depressione che è stata all’origine dell’eccezionale maltempo sul nord-est d’Italia. L’intendimento è quello di partire dalla situazione di emergenza venutasi a creare per sollecitare una riflessione e un confronto che coinvolga tutta la popolazione, a cominciare dagli amministratori regionali, provinciali e comunali e dai rappresentanti delle Regole.

Una discussione aperta, capace di superare ogni barriera ideologica e di guardare con lungimiranza al futuro del n ostro pianeta. Parteciperanno al convegno Anselmo Cagnati, nivologo del Centro Valanghe di Arabba, Sandro Carniel, Oceanografo Cnr e divulgatore scientifico, e Paola Favero, Forestale, Comandante Reparto Carabinieri Forestali e scrittrice.

L’iniziativa, che è l’ideale continuazione del convegno tenutosi a Pieve il 7 dicembre scorso (“Dopo le devastazioni il futuro dei nostri boschi”), viene promossa da Cipra Italia, Wwf O.A. Terre del Piave, Mountain Wilderness, Italia Nostra sezione di Belluno, libera CadorE presidio “Barbara Rizzo”, Ecoistituto Veneto “Alex Langer”, Comitato Peraltrestrade Carnia-Cadore e Gruppo Promotore Parco del Cadore. —

Walter Musizza



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