Ventidue scultori all’opera per rilanciare l'Ex tempore

Il presidente del Consorzio centro storico, Marchetti: «Ci siamo un po’ rinnovati. Vogliamo che tutti i bellunesi continuino ad amare questo appuntamento»

BELLUNO. L’ex Tempore di scultura su legno celebra i suoi 31 anni di storia e guarda anche al futuro. E lo fa con una nuova grafica per manifesto e volantini: al posto dei tradizionali scalpelli e strumenti per la lavorazione del legno ci sono due bambini che giocano con segatura e trucioli.

«Il messaggio che vogliamo lanciare è duplice», spiega Christian Marchetti, presidente del Consorzio Belluno Centro Storico, che da sempre organizza il simposio bellunese. «In primo luogo, la necessità di far tornare le nuove generazioni in centro città, perché sia viva e vitale. In seconda battuta, quello che è il nostro obiettivo: dare continuità all’Ex Tempore e far sì che tutti i bellunesi, bambini e ragazzi compresi, non smettano mai di amarla».

E da ieri pomeriggio sono 22 gli artisti impegnati nella realizzazione delle loro opere negli angoli e nelle piazze del centro. Tra di loro c’è anche qualche new entry: Sara Andrich (Sedico), Marco Busarello (Castello Tesino), Giulio Valerio Cerbella, che purtroppo ha avuto un infortunio al polso e sarà sostituito da Italo De Gol (Santa Giustina), Mirko Mittempergher (Nogaredo) e Giacomo Scandolo (Cordignano).

Ed ecco anche i nomi degli altri scultori, bellunesi e non solo, che ormai da tempo frequentano il simposio cittadino (alcuni fanno ritorno a Belluno dopo anni di assenza): Raul Barattin (San Martino di Chies d’Alpago), Barry Bona (Tambre), Nicola Cozzio (Spiazzo), Manuel De Francesch (Puos), Inma Garcia Arribas (Denno), Arianna Gasperina (Valvasone Arzene), Luca Lisot (Santa Giustina), MaxSolinas (Cison di Valmarino), Roberto Merotto (Falzè di Piave), Lionello Nardon (Cembra), Alessandro Pagnoni (Gussago), Aldo Pallaro (Piombino Dese), Ivo Piazza (Ortisei), Leonardo Tramontin (Belluno), Toni Venzo (Pove del Grappa), Paolo Vivian (Palù del Fersina), Matteo Zeni (Mezzano).

Gli artisti realizzeranno i loro lavori su tronchi o pannelli di pino cembro, sotto gli occhi dei passanti, fino a sabato.

Domenica, alle 16.30 all’Astor, cerimonia di chiusura e assegnazione dei premi “Giuria”, “Stampa bellunese” e “Fidapa” (in quest’ultimo caso assegnato all’opera più significativa sul tema “Donna? Chi è la donna oggi?”). Le opere resteranno poi esposte al pubblico, fino a domenica 13, nel Cubo di Palazzo Crepadona, per le votazioni dei premi “Città di Belluno” e “Bambini”.

«Ogni anno è sempre più difficile fare una selezione degli artisti a cui chiedere di partecipare all’Ex Tempore», commenta Max Capraro del Consorzio. «Giocoforza, qualcuno rimane “a casa”. Ma non deve sentirsi escluso». «Ringraziamo tutti gli scultori, gli 85 soci del Consorzio, gli sponsor che ci sostengono, il sindaco», aggiunge Marchetti. «L’anno scorso abbiamo celebrato il trentennale, ma vogliamo sia il punto di partenza per un nuovo inizio della storica manifestazione».

«Manifestazione che è espressione genuina del territorio», evidenzia il sindaco, Jacopo Massaro, «e che ha una duplice importanza: fa parte della nostra tradizione e non c’è bambino o adulto che non ricordi di aver sentito il profumo del cirmolo in centro città. È fondamentale che le scuole continuino a visitare l’ex Tempore».

«L’evento non è semplice da organizzare, richiede fatica e investimenti», prosegue il primo cittadino. «Il Comune cerca di essere a fianco del Consorzio, che ci ha chiesto un aiuto e siamo consapevoli di essere in ritardo nel darlo. Ma purtroppo la burocrazia è più lenta di quello che la realtà chiede. Ringraziamo gli operatori per tutto quello che fanno, ricordando che, con l’inaugurazione di Palazzo Fulcis a gennaio, per Belluno si tratterà del “cambio di un’epoca” e si apriranno una stagione e un volto nuovi».

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