Visome mette in scena una Passione sofferta
BELLUNO. Torna, per la quattordicesima volta, la manifestazione che, lo scorso anno, ha richiamato oltre mille persone.
La Via Crucis di Visome dà appuntamento anche per questa edizione nell’area della ex villa Beltramini, in località Visomelle. Una manifestazione che è ormai diventata un evento atteso per il Venerdì Santo nella Valbelluna.
L’inizio è in programma, domani sera, alle 20.45. L’evento consiste nella rievocazione delle ultime ore di vita di Gesù, dall’incontro con la popolazione al miracolo dei pani, dall’ultima cena fino alla morte, ripercorrendo la sofferenza dell’arresto, del processo, della flagellazione e dello struggente cammino verso la croce, in un’atmosfera coinvolgente e suggestiva.
«La Via Crucis non sarà una semplice rappresentazione», spiega Pierangelo Da Gioz per gli organizzatori, «non si tratta solamente di “portare in scena” uno spettacolo, ma di ricreare un’atmosfera di dolore, sofferenza e speranza».
Coinvolta nell’organizzazione, ormai da mesi e come da tradizione, tutta la parrocchia: tra personaggi, tecnici, scenografi e comparse sono oltre un centinaio le persone che hanno accolto con entusiasmo questa sfida.
Ogni scena della Via Crucis di Visome verrà curata nei minimi dettagli, dai costumi alle luci, dal “setting” ai dialoghi tra i vari personaggi, che in questi anni hanno subito una continua opera di perfezionamento per poter diventare sempre più aderenti alle Scritture.
«Nonostante quest’anno il periodo previsto nel calendario per la Pasqua sia arrivato molto in anticipo rispetto al solito», continua Da Gioz, «quindi con temperature probabilmente meno primaverili, confidiamo in una partecipazione di un gran numero di fedeli, sia quelli ormai affezionati, ma anche e soprattutto quelli che non hanno mai partecipato a questo evento. Ringraziamo quindi anticipatamente le tantissime persone che ogni anno vengono a provare queste sensazioni consentendoci di affermare che la Via Crucis di Visome è un’emozione da vedere, da provare e da vivere».
La manifestazione ha fatto molta strada nel corso di questi 13 anni: rispetto alle prime edizioni è notevolmente migliorata sotto l’aspetto organizzativo, tecnico e scenico, con una grande cura per i costumi e nell’interpretazione dei tanti figuranti, da Gesù agli apostoli, dai soldati ai sacerdoti, da Ponzio Pilato ai ladroni, le donne e i bambini. Ogni anno si recano a Visome per assistervi non solo persone del posto, ma anche da diverse zone della provincia e da alcune località del Veneto.
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