«Giochi, manca una cabina di regia per la logistica»
Federalberghi, riunione della federazione: «Il tempo stringe e servono risposte rapide e puntuali su mobilità e organizzazione»

«Non c’è una cabina di regia, non sappiamo a chi rivolgere domande e dubbi in merito alla logistica dei Giochi. E il tempo stringe». Nuovo atto d’accusa degli albergatori: manca un interlocutore per gestire le dinamiche relative alle olimpiadi 2026. E Federalberghi Belluno non ci sta. Walter De Cassan, il presidente provinciale, protesta anche contro l’ipotesi che gli ospiti degli alberghi per accedere alla Cortina olimpica o paralimpica debbano deviare dall’Agordino o anche dal feltrino verso l’hub di Longarone Fiere. «È evidente» afferma «che è indispensabile un collegamento diretto con Cortina direttamente dall’Agordino come pure dalla Val Badia, è illogico che da Corvara si debba raggiungere Dobbiaco per recarsi a Cortina».
Ma il vero problema è appunto che, a meno di un anno dai Giochi, dice sempre il coordinatore di Federalberghi, per questo come per altri temi analoghi manchi una vera regia, un coordinamento: «La Provincia ha provato a costituirsi come tale qualche settimana fa, ma con nostra amara sorpresa» dice il presidente di Federalberghi, «abbiamo constatato che erano assenti tanti dei soggetti chiamati istituzionalmente ad essere coinvolti».
De Cassan coltiva un grave timore: con la scusa dell’inaccessibilità di Cortina e della obbligatorietà di far capo per il trasporto alla Fiera di Longarone, sarà inevitabile, a suo avviso, che i visitatori scelgano alberghi addirittura dell’alto Trevigiano, da Vittorio Veneto a Conegliano e dintorni, perché in un quarto d’ora di macchina sono a destinazione, presso l’hub di Longarone da cui partiranno le corriere per le piste di gara, piuttosto che Arabba, Alleghe, Falcade, insomma l’Agordino o il Feltrino.
Il primo aprile si è riunito il consiglio direttivo provinciale di Federalberghi, il sodalizio associativo degli albergatori associati a Confcommercio Belluno-Dolomiti, con un ordine del giorno denso di tematiche. E gli argomenti più dibattuti sono stati quelli olimpici: «Da un lato c’è la necessità che al più presto vengano chiariti tutti i dettagli riferiti alla logistica per raggiungere Cortina, sull’assetto delle aree di sosta, su come gli ospiti che ad esempio pernotteranno in strutture ricettive di località limitrofe potranno arrivare nella Conca Ampezzana per seguire le gare od anche solo visitare la città nel periodo olimpico e paralimpico, sull’organizzazione dei trasporti. Dall’altro lato i consiglieri delle varie zone della provincia hanno ancora una volta rimarcato l’urgenza di un’organizzazione del trasporto pubblico a valenza turistica consono allo sviluppo turistico ed alle logiche di un mercato sempre più internazionalizzato nonché su logiche di sostenibilità ambientale che incentivino il turista all’uso di mezzi pubblici piuttosto che dei propri mezzi (privati od a noleggio) per frequentare il nostro territorio».
Il consiglio direttivo di Federalberghi Belluno Dolomiti auspica quindi «risposte rapide e puntuali» dagli enti competenti «tali da programmare al meglio la proposta ricettiva a breve, medio e lungo termine».
Lo scorso dicembre Confindustria Belluno Dolomiti stessa osservava che «è di importanza strategica che la Fondazione Milano Cortina 2026 possa avere un ufficio a Belluno per favorire un pieno coinvolgimento del territorio bellunese e veneto».
Gli altri temi discussi al vertice: una panoramica sui nuovi obblighi in materia di coperture assicurative per gli eventi catastrofali oggetto di proroga, per le micro-piccole imprese al prossimo primo gennaio 2026. Un lasso di tempo che servirà a chiarire i molti dubbi e per consentire alle imprese di affrontare con maggiore consapevolezza anche i rapporti con le compagnie di assicurazione. Confcommercio e Federalberghi fanno sapere come i vari livelli associativi, comprese le proficue relazioni avute con il Senatore bellunese Luca De Carlo, siano stati attivamente impegnati per giungere alla soluzione auspicata. Attenzione è poi stata posta al tema del caro energia che continua a destare preoccupazione alle imprese turistiche che ancora non si vedono ad esempio sospesi gli oneri di sistema sui quali è intervenuto il Decreto Bollette.
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