Bergamo ricorda vittime Covid, sindaca 'memoria è ora forza'

Vescovo Beschi, il segreto della vita è la comunione

(ANSA) - BERGAMO, 18 MAR - "La memoria del Covid si trasforma in forza che questo territorio ha saputo e sa esprimere. Va riconosciuto innanzitutto il valore del personale sanitario e della ricerca scientifica. Oggi è un giorno speciale anche perché diamo protagonismo ai giovani che più di altri soffrirono il distacco da scuola e relazioni". Lo ha detto il sindaco di Bergamo, Elena Carnevali, partecipando questa mattina alle celebrazioni per la Giornata nazionale in memoria delle Vittime dell'epidemia di Coronavirus. Dopo la lettura di una preghiera di Ernesto Olivero che campeggia sulla stele fuori dalla chiesa di Ognissanti e la deposizione di una corona di fiori da parte della sindaca di Bergamo, Elena Carnevali, le principali istituzioni si sono trasferite all'interno del tempio per ascoltare la riflessione del vescovo, monsignor Francesco Beschi, che cinque anni fa come oggi benediceva al cimitero le bare, in fila sui camion militari. "Il segreto della vita è la comunione - ha detto -: è la comunione, in tutte le sue declinazioni, che l'umanità attende e di cui ha bisogno oggi più di ieri dentro le contraddizioni che viviamo. La comunione che c'è stata anche in quei giorni in cui chiese e piazze erano vuote". "Oggi è un giorno di cordoglio anche per chi si è prodigato rimanendo sul campo: medici ospedalieri, infermieri, forze dell'ordine - ha ricordato ancora la sindaca Carnevali nel suo discorso al 'Bosco della memoria' -. I medici di famiglia, il presidio sanitario più vicino, subirono sulla propria pelle la carenza di strumenti di protezione. Tante persone esemplari e speciali che con le loro azioni quotidiane hanno donato la loro vita in quei mesi di indescrivibile sofferenza e spaesamento per quel male fino ad allora sconosciuto e che sembrava invincibile". Alle cerimonie è intervenuto anche il ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli. "Il mio pensiero oggi va ai familiari delle vittime, ma anche a tutti coloro che si sono battuti con coraggio e sacrificio per salvare vite. Quasi ogni bergamasco ha perduto qualcuno, ma seppur immerso nel dolore e nella paura di un virus sconosciuto, ha saputo lottare e aiutare. Grazie". (ANSA).

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