Calcio: Atalanta; Gasperini, qualcosa davanti s'è inceppato

Il tecnico nerazzurro: 'Eppure abbiamo giocato molto in area'

(ANSA) - BERGAMO, 06 APR - "Qualcosa s'è inceppato nella qualità corale delle conclusioni e nell'ultimo passaggio, che è un po' il biglietto della visita della squadra". E' l'ammissione dell'allenatore dell'Atalanta, Gian Piero Gasperini, dopo la sconfitta con la Lazio: "Più che preoccupato, sono dispiaciuto. Se non segni, contro una squadra forte che si sa difendere, non valorizzi niente. Il risultato fa male soprattutto per la gara fatta dai giocatori". Il tecnico prova a spiegare i perché della terza sconfitta di fila: "Non è che la Lazio ci abbia tirato molto, le ripartenze le abbiamo subite un minimo solo nel finale. Alcune azioni non vengono catalogate come pericolose perché magari l'ultimo passaggio finisce a un avversario e non a un compagno. Abbiamo giocato molto dentro l'area". "In avanti non siamo più concreti e fatichiamo a fare reparto. Ci sono situazioni pericolose vicino alla porta che non sfociano nel tiro o nella parata del portiere: ci siamo presentati tante volte palla al piede dentro l'area", insiste Gasperini. Sul cambio Lookman-Samardzic, c'è stato un errore di comunicazione con chi ha alzato la lavagnetta: "Avevamo detto 'Ede' cioè Ederson ed è stato capito 'Ade' cioè Ademola. Ma ormai Lookman era fuori dal campo e non c'è stata la possibilità di rimediare", rivela Gasperini. L'allenatore dei bergamaschi sprona i suoi: "Queste tre sconfitte consecutive pesano, è diventato tutto più difficile ma non abbiamo compromesso niente. Se vinciamo quattro partite, possiamo raggiungere il traguardo. Col Bologna serve trovare la fiducia giusta". Infine, sui cambi in attacco che non hanno sortito risultati: "La panchina è fondamentale, tutte le squadre con le cinque sostituzioni fanno cambi davanti - chiude Gasperini -. La Lazio, infatti, ha segnato con un cambio: le punte sono più sollecitate degli altri reparti, faticano a tenere i ritmi tutta la partita. Non è solo un problema di attaccanti, perché anche Kolasinac e Zappacosta ci sono andati vicino. La realizzazione riguarda un po' tutti". (ANSA).

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