Morto a un mese dal malore il presidente dell’Hockey Auronzo
Progettista e regoliere, Wladimiro Vecellio Salto, 65 anni, si era sentito male in tribunale a Belluno
Progettista e designer, regoliere di Villagrande ma soprattutto ex portiere dell’Hockey Club Auronzo che prese parte ai campionati di serie A2 e A, nonché presidente del sodalizio auronzano.
Lo conoscevano tutti nel mondo del ghiaccio Wladimiro Vecellio Salto, che a fine marzo avrebbe compiuto 66 anni.
Se ne è andato venerdì all’ospedale San Martino di Belluno, dove era ricoverato da poco meno di un mese a causa delle complicazioni subentrate ad un malore che lo aveva colpito in Tribunale a Belluno, dove si era recato per depositare un atto giudiziario.
Mentre si trovava all’interno del palazzo di giustizia, infatti, era stato colpito da una grave emorragia cerebrale, che lo aveva fatto accasciare al suolo.
Grazie alla prontezza del personale presente a palazzo di giustizia era stato soccorso immediatamente e trasferito in tempi rapidi al vicino ospedale San Martino.
Le terapie d’urgenza a cui era stato sottoposto sembravano aver dato risultati positivi e con il trascorrere del tempo la sua situazione sembrava fosse migliorata, ma pochi giorni fa le sue condizioni di salute si sono di nuovo aggravate.
E venerdì Wladimiro Vecellio Salto è spirato. Lascia il figlio Matteo Vecellio, 23enne giocatore della Sportivi Ghiaccio Cadore e nel 2022-2023 in forza ai lombardi del Chiavenna, tra i punti di forza della compagine cadorina partecipante al campionato di Ihl Division I e in lotta per la conquista di un posto nei playoff.
Proprio il presidente del sodalizio cadorino, Roberto Granzotto, è stato tra i primi a voler esprimere il cordoglio della Sportivi Ghiaccio Cadore e la vicinanza a Matteo e alla famiglia «per la grave e prematura perdita del papà Wladimiro».
Wladimiro aveva anche una figlia adottiva, Mallika, alla quale era molto legato.
Impegnato attivamente nella Regola di Villagrande e titolare dello Studio d’interni e design 3V in via Unione 21a ad Auronzo, nell’ambito sportivo senza dubbio il suo nome era legato all’Auronzo Hockey.
Durante il suo periodo da studente universitario aveva indossato la divisa del Bergamo in serie B, a metà anni Ottanta.
Una passione, quella per l’hockey, che esprimeva anche sui social, dedicando molti post alle partite negli ultimi anni, legati a match di campionato e tornei ospitati dallo stesso Auronzo fino a quando è esistito il club e, soprattutto, ha funzionato il palaghiaccio.
«Sono particolarmente rattristato», sottolinea Luciano Larese, auronzano come Vecellio e allenatore del figlio Matteo. «Viene a mancare in primis una persona che conoscevo bene e un grande appassionato di hockey e giocatore a suo tempo ad alti livelli».
Come ricorda Michele De Luca, portiere dell’Auronzo e attuale assessore allo sport del Comune auronzano, Wladimiro Vecellio Salto «si è tolto la soddisfazione di conquistare l’ultimo trofeo con l’Auronzo, ossia la serie A2 1998-1999. Inoltre ha contributo a organizzare il torneo internazionale Rodolfo Caldart. Se ne va un amico».
Un messaggio di cordoglio per la morte di Wladimiro Vecellio Salto è arrivato anche dalla Val Chiavenna, dove la locale squadra di hockey si è stretta attorno a Matteo per la perdita del padre.
«Il tifo chiavennasco porge sentite e sincere condoglianze a Matteo», è il messaggio lanciato dalla squadra lombarda. «Il mondo hockeista ha perso un grande uomo, un grande tifoso, un grande amante dello sport hockey. Che la terra ti sia lieve».
Non è ancora stata fissata la data dell’ultimo saluto a Wladimiro Vecellio.
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