Coppa del Mondo di sci a Cortina, oggi la gara: occhi puntati sulla Vonn
Il campionato di sci alpino femminile torna a Cortina, con protagoniste come Lindsey Vonn e Sofia Goggia: ecco chi sono le favorite per il podio
Le regine si incontrano di nuovo. Cortina e Lindsey Vonn, un legame speciale che affonda le radici nella notte dei tempi assumendo i contorni di una storia a metà tra il mito e la leggenda.
Uno scherzo del destino, tra corsi e ricorsi storici che da sempre contraddistinguono il mondo dello sport. Era il 18 gennaio del 2004, esattamente ventuno anni fa, quando la statunitense conquistò il primo podio di quella che da lì in avanti diventerà una straordinaria carriera.
Avvenne a Cortina, sull’Olympia delle Tofane: terza in discesa alle spalle della vincitrice di giornata, la francese Carole Montillet, e dell’austriaca Renate Gotschl.
«Cortina? Il mio posto preferito nel mondo. Sono felicissima di essere tornata qui», ha rivelato “Wonder Woman” nell’immediata vigilia del ritorno della Coppa del mondo di sci alpino femminile sull’Olympia delle Tofane.
Il palmares di Lindsey Vonn parla di dodici vittorie in carriera a Cortina, sei in discesa libera (l’ultima nel 2018), altrettante in super G (in questo caso l'ultima risale a due anni prima, era il 2016).
La conca ampezzana nella speciale classifica sentimentale della Vonn se la gioca ad armi pari con Lake Louise.
Un endorsement, espresso nei confronti di Cortina, che allarga gli orizzonti arrivando a toccare quota 2026: «Un posto così bello merita di ospitare i giochi olimpici invernali», ha ricordato la Vonn, «un evento che rappresenta, per tutto lo sport italiano, un'opportunità di crescita straordinaria. Oltre ad essere l’occasione migliore per mettere in vetrina questa bellissima parte di mondo».
Da Torino 2006 a Milano-Cortina 2026 il passo è breve. Anche per Lindsey Vonn che, tornata in pista a quarant’anni suonati, strizza l'occhio al “come back” non solo in Coppa del mondo come avvenuto quest’anno ma, perchè no, anche olimpico.
«A Torino c’ero – ha ricordato - l’ospitalità italiana non ha eguali, il contesto paesaggistico delle Dolomiti farà il resto».
La storia a cinque cerchi di Lindsey Vonn narra che nella ventitreesima edizione dei giochi olimpici invernali di Vancouver nel 2010 vinse una medaglia d’oro in discesa libera, prima atleta statunitense ad aggiudicarsi il titolo.
L’obiettivo dichiarato per il breve periodo dalla Vonn è quello di tornare competitiva in pista, avvicinando gradualmente coloro che oggi sono le prime della classe. A tal proposito, un occhio speciale non può che essere rivolto all’amica Sofia Goggia.
Galeotta, nel rapporto di amicizia scattato come una scintilla tra le due atlete, fu proprio la conca ampezzana, che le ha viste confrontarsi a più riprese per poi ritrovarsi a duellare senza esclusione di colpi in pista a caccia della luce verde.
Storia di ieri e di oggi: Cortina sullo sfondo di una cena (al ristorante stellato Al Camin dello chef Fabio Pompanin) che ha visto sedersi allo stesso tavolo un paio di sere fa proprio Lindsey Vonn e Sofia Goggia. Accade solo qui, tra corsi e ricorsi storici, a metà tra il mito e la leggenda.
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