I funerali di Bruno Pizzul, amici e colleghi da tutta Italia. Fedriga: «La tappa del Giro sarà dedicata a lui»

I funerali del telecronista nel Duomo della sua Cormons. Dopo le esequie un brindisi all’oratorio offerto dai produttori locali

Massimo Meroi, Edoardo Di Salvo, Marco Silvestri

Mandi, Bruno. Risuonano le campane oggi, venerdì 7 marzo, al Duomo di Cormons dove sono stati celebrati i funerali di Bruno Pizzul, scomparso nella notte tra martedì 4 e mercoledì 5 marzo. La camera ardente è stata allestita nel Duomo. Tantissime persone hanno voluto omaggiare il telecronista che ha raccontato il calcio italiano. 

Molti i personaggi notti che stanno partecipando alla celebrazione. Oltre a presidente della Regione Fvg Massimiliano Fedriga, In prima fila, il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani e l’europarlamentare Anna Maria Cisint. Non mancano, ovviamente i volti noti del mondo del calcio e del giornalismo: tra questi Il Barone Franco Causio, ex calciatore dell’Udinese e della Nazionale e i giornalisti Rai Paolo Paganini e Stefano Bizzotto

Dopo le esequie, un brindisi all'oratorio offerto dai produttori locali di Cormons: è l'omaggio della sua terra a Bruno Pizzul che il figlio Fabio Pizzul racconta col sorriso: «Si, dopo i funerali, gli amici hanno organizzato un ricordo laico, d'altronde nel Collio non si può fare diversamente».

Addio a Bruno Pizzul, voce storica del calcio italiano

Nato a Udine l’8 marzo del 1938 era stato in Rai dal 1969. Dai Mondiali del 1986 è diventato la voce della Nazionale italiana di calcio e telecronista delle partite degli Azzurri. L’ultima gara commentata è stata Italia-Slovenia dell’agosto 2002.  stato il telecronista della drammatica notte dell'Heysel. 

I NOSTRI ARTICOLI

Evento Live

  • Franco Bragagna: "Mi resterà nel cuore"

    Franco Bragagna, storica voce Rai dell’atletica e delle Olimpiadi, ricorda Bruno Pizzul: “È una persona che resta dentro al cuore, con una pacca sulla spalla e due consigli giusti toglieva il timor panico”. Poi un commento sul calcio:” Proprio lui, telecronista della Nazionale, era pronto a rinnegare che il calcio avesse un primogenitura sugli altri sport “ma sto paese parla sempre de balon” diceva

    Funerali Pizzul, Franco Bragagna: "Mi resterà nel cuore"
  • Il lungo applauso all'uscito di feretro

    Un lunghissimo applauso ha accompagnato il feretro di Bruno Pizzul, il telecronista e storica voce del calcio italiano

    Funerali Pizzul, il lungo applauso accompagna fuori dal Duomo il feretro
  • La preghiera degli alpini e le parole del figlio Fabio

    Dopo l’eucarestia e la preghiera degli alpini, prende la parola Fabio Pizzul, giornalista e figlio di Bruno. “Lo sport è la cosa più inutile del mondo, ma al tempo stesso la più straordinariamente bella: è grazie ad esso che siamo qui riuniti oggi, travolti dai messaggi di affetto”, le sue parole, accompagnate dai ringraziamenti a celebranti e autorità presenti. Fabio Pizzul ha poi annunciato un brindisi che si terrà più tardi, dopo la tumulazione, in cui chi chi vorrà potrà prendere la parola e ricordare il papà Bruno.

  • Fedriga: "Sarà dedicata a lui la tappa del Giro d'Italia 2025"

    “Un uomo che ha rappresentato al meglio questa terra, la tappa del giro d’Italia 2025 che passerà in Friuli Venezia Giulia sarà dedicata a lui”. L’annuncio del presidente della Regione Massimiliano Fedriga, giunto al Duomo di Cormons per partecipare ai funerali di Bruno Pizzul. “Quello di Bruno Pizzul è stato un racconto che ha accompagnato gli italiani”, ha detto.

    Fedriga: "Dedicheremo a Bruno Pizzul la tappa del Giro d'Italia"
  • Causio e Del Neri: "Mandi Bruno, saluta Bearzot"

    Il ricordo di Gigi del Neri e Franco Causio: "Mandi Bruno, saluta Bearzot" Tra le centinaia di persone arrivate a Cormons per l'ultimo saluto a Bruno Pizzul anche Franco Causio, il Barone: "Mandi Bruno, saluta Bearzot". Presente anche l'ex campione Gigi Del Neri: "Mi dispiace perdere una persona importante, un amico"

    Funerali Pizzul, il saluto di Del Neri e Causio: "Mandi Bruno, saluta Bearzot"

     

  • L'arcivescovo Di Mauro: "Bruno Pizzul è stato un dono non solo per Cormons ma per tutti"

    “Bruno Pizzul è stato un dono non solo per Cormons, ma per la sua famiglia, per il mondo sportivo e anche per noi preti”. Con queste parole Vincenzo Di Mauro, arcivescovo emerito di Vigevano, ha aperto la funzione.“Bruno Pizzul è stato un dono non solo per Cormons, ma per la sua famiglia, per il mondo sportivo e anche per noi preti”. Con queste parole Vincenzo Di Mauro, arcivescovo emerito di Vigevano, ha aperto la funzione

  • Michele Antonutti (Apu): "Una giornata triste per lo sport friulano"

    "Oggi è una giornata triste per lo sport friulano è italiano perché un'icona, oltre che sia friulana, ma di tutti noi. Una voce che ci portavamo tutti nei cuori ci ha lasciato, quindi anche io personalmente. Noi dell'Apu siamo vicini a questa, alla loro famiglia, e speriamo che la sua voce possa riecheggiare ancora le nostre anime, nonostante non ci sia più fisicamente", così Michele Antonutti, ex capitano Apu.

  • Collavino (Udinese): "Per noi friulani il calcio aveva una sola voce, la sua"

    "Per tutti noi friulani il calcio aveva una voce unica e ed era la voce di di Bruno Pizzul, una voce che rimarrà per sempre nella nostra memoria e credo che questo sia il ricordo più bello per un telecronista. È stato una grande persona, un grande sportivo e un grande amico dell'Udinese". Queste le parole del dg dell'Udinese Franco Collavino

  • Canciani (Figc regionale): "La sua pacatezza rimarrà per sempre"

    Un ultimo saluto anche da Franco Canciani, presidente Figc del Friuli Venezia Giulia: "Il mio è un ricordo molto affettuoso di una persona alla quale ho voluto molto bene e che è stato un maestro di vita oltre che di calcio. Abbiamo trascorso tanti momenti felici insieme di fronte a un bicchiere a parlare di calcio. La sua pacatezza e il suo modo di essere ci rimarrà per sempre e noi gli saremo per sempre affezionato"

  • Presente il ministro Ciriani e l'europarlamentare Cisint

    Duomo gremito di persone per l'ultimo saluto a Bruno Pizzul. In prima fila, con il presidente della Regione Massimiliano Fedriga, anche il ministro Luca Ciriani e l'europarlamentare Anna Maria Cisint

  • Giorgio Brandolin, presidente Coni del Fvg: "Ricordo le telecronache in un torneo con i detenuti"

    Sono tanti i ricordi che legano Pizzul alla sua terra. Uno dei più importanti lo restituisce Giorgio Brandolin, presidente Coni Fvg e amico di Bruno: "I ricordi son tanti. E quello che mi preme sottolineare, al di là della grandezza come uomo, cultura, professionista, giornalista, era la sua umanità e la disponibilità ad ad aiutare i più deboli. Ricordo le sue telecronache dentro il carcere di Gorizia per la finale del campionato campionato, un torneo fatto tra detenuti. Oppure le telecronache fatte a Medea, le telecronache fatte nei paesi dove la gente veniva o no a vedere il calcio, ma sentire lui"

  • Il ricordo del sindaco di Cormons: "Un amico, ambasciatore del nostro territorio"

    Un amico Bruno Pizzul, un amico di Cormons e della sua gente. Quel legame con la sua terra testimoniato anche dalle parole del sindaco, Roberto Felcaro: "Oggi non è una giornata per noi felice. Bruno era un cittadino cormonese per me è importantissimo, una persona che sapeva stare in mezzo a tutti, una persona che sapeva essere prima di tutto uomo oltre che professionista. E oggi noi tutti ci stringiamo attorno alla sua famiglia nel ricordo di un personaggio che comunque per Cormons ha contato, conta e conterà sempre nel futuro quale ambasciatore di quello che è il nostro territorio, delle nostre tradizioni e delle nostre consuetudini"

    Il sindaco di Cormons Felcaro: "Era uno di noi"
  • Il figlio Fabio: "Abbiamo scoperto che papà era un po' di tutti"

    "In questi giorni, travolti dalle testimonianze di affetto e vicinanza, ci siamo resi conto di aver avuto per anni un papà in condivisione". Fabio Pizzul è arrivato al Duomo di Cormons dove alle 14.30 si terranno le esequie di Bruno Pizzul, suo padre: "Oltre al Bruno papà, nonno e marito, abbiamo scoperto con ancora più forza che c'era anche un Bruno Pizzul entrato nelle case e, possiamo dire, nei cuori di tantissimi italiani. Questa condivisione, lungi dall'averci tolto qualcosa, ci sta restituendo un'ondata di affetto straordinaria. Un sentimento che ha travolto noi familiari e che crediamo faccia piacere anche a lui, ovunque sia, e alla memoria che di lui resta nella vita di tante persone. Il calore delle persone, il ricordo di colleghi e amici, e il riconoscimento unanime della sua umiltà, professionalità e umanità sono testimonianze di quanto abbia lasciato un segno profondo. Un maestro, un uomo semplice e colto, che con la sua voce e il suo stile ha accompagnato intere generazioni, diventando parte della loro storia e dei loro ricordi più cari. E oggi, in questo momento di saluto, ci accorgiamo che Bruno non ci ha mai appartenuto solo a noi, ma a tutti coloro che lo hanno amato e che continueranno a ricordarlo con affetto sincero".

    Il figlio Fabio: "Abbiamo scoperto che papà era un po' di tutti"
  • Il giornalista Rai Paolo Paganini

    "Bruno Pizzul è stato il mio insegnante in Rai al corso per radiotelecronisti. Lo è stato per me come per tanti altri colleghi, ma soprattutto è stato un maestro anche di vita perché ci ha insegnato come approcciare non solo il lavoro, ma approcciare anche le persone". Le parole del giornalista Rai Paolo Paganini

  • Fabio Baldas: "L'affetto qui testimonia la sua grandezza"

    "L'attestazione di affetto che c'è oggi qui a Cormons e quello che c'è stato già ieri o al giorno della sua scomparsa testimonia la sua grandezza". Sono queste le parole di Fabio Baldas, ex arbitro, arrivato al Duomo per l'ultimo saluto a Bruno Pizzul: "Era una persona buona, una persona sempre disponibile e soprattutto una persona modesta. Credo che a noi qua del posto, per quanto io, pur essendo Trieste, di lui rimarrà un ricordo di quelli incredibili"

  • Marino Bartoletti: "Un maestro, ci ha insegnato la compostezza"

    È arrivato a Cormons Marino Bartoletti, giornalista e conduttore televisivo: "Cosa possiamo dire di quest'uomo se non che gli abbiamo voluto bene tutti e e nel calcio non è facile che questo accada. É stato un maestro, espressione spesso abusata e spesso spesso sprecata. Però ci ha insegnato tanto, ci ha insegnato la semplicità, la compostezza, l'umiltà, la cultura che ha declinato senza mai farselo pesare".

    L'ultimo saluto a Bruno Pizzul, gli amici della Rai: "È stato un maestro"
  • La telecronaca in friulano passata alla storia

    Uno dei ricordi più belli per noi friulani è la telecronaca di Bruno Pizzul a Quelli che il calcio

    Addio a Bruno Pizzul: la sua memorabile telecronaca in friulano a Quelli Che il calcio
  • Il ricordo di Simona Ventura

    Simona Ventura è stata tra le prime a ricordare Bruno Pizzul mercoledì, quando la notizia della scomparsa del grande giornalista sportivo friulano ha incominciato a rimbalzare sui media. «Tra le persone che ho incontrato e che mi hanno aiutato in questo mestiere ci sei sicuramente tu, caro Bruno! La voce delle nostre partite! Con te il calcio è stato ancora più bello ed emozionante. Abbraccio forte la tua famiglia e grazie per tutto quello che mi hai insegnato». Il post affidato a Instagram non è soltanto l’omaggio agli anni ruggenti della Domenica Sportiva, che Ventura condusse per due stagioni, 1992-93 e 1993-94. In entrambi i casi Pizzul fu con lei, il primo anno in coppia con Ciotti, il secondo con Amedeo Goria. Ma l’occasione per approfondire ancora di più la conoscenza reciproca fu la lunga avventura in Quelli che il calcio, la trasmissione della domenica pomeriggio che Simona Ventura condusse ininterrottamente per 10 anni, dal 2001 al 2010. Anche in quell’occasione Bruno Pizzul fu a lungo al suo fianco in studio, e a ricordarlo c’è la foto che accompagna il post pubblicato su Instagram.

    Simona Ventura ricorda Bruno Pizzul: «Cantore di un calcio che non c’è più»
    Pizzul, Ventura e Ciotti insieme alla domenica sportiva nella stagione 1992-93 (foto la stampa)
  • Le vetrine a Cormons

    Un uomo della sua gente. A Cormons le vetrine hanno ricordato Bruno Pizzul con serigrafie e le sue celebri frasi: "Tutto molto bello"

  • Sabato avrebbe compiuto 87 anni

    Sabato avrebbe compiuto 87 anni e assieme all’amico Edy Reja era atteso nel municipio del suo paese per la presentazione della tappa del prossimo Giro d’Italia, che raggiungerà Gorizia.  Alle 14.30 il funerale, celebrato dal parroco di Cormons, don Stefano Goina. Riposerà quindi per sempre vicino alla mamma Ada, maestra di cucito, e al papà Ferrino, storico macellaio del paese. Sono migliaia, da quando la notizia che la voce di Bruno non ci parla più, i messaggi del collettivo cordoglio nazionale. Uno per tutti, quello del calciatore che Pizzul ha amato di più, con l’eccezione del conterraneo Dino Zoff, che gli è stato fratello. «Ciao Bruno — gli ha scritto Roberto Baggio — mancherai a tutti, ma la tua voce riecheggia per l’eternità».

  • Le ultime telecronache di Bruno Pizzul

    Indimenticabili, qui, non le telecronache Rai diventate storia, ma quelle dal vivo fatte per i paesani: in piazza per la finale Italia-Inghilterra dell’Europeo, all’oratorio per le partitelle dei bambini, dietro le gostilne per le sfide a bocce tra coscritti. «Tra la sua gente — dice il sindaco Roberto Felcaro — non parlava di calcio, ma di vigne. Elegante e discreto, segnato dalla semplicità che lo costringeva a sentirsi imbarazzato dalla fama”». Un’ombra silenziosa negli occhi? Solo quando, leggendo il Messaggero Veneto per cui ha scritto fino a venti giorni fa, scopriva che in redazione gli avevano limato il pezzo. Gli amici ridevano e lui taceva. 

  • Lutto al braccio

    L'Udinese ha annunciato che lunedì sera (10 marzo) giocherà con lutto al braccio nel monday night di Serie A contro la Lazio 

  • Le telecronache più famose

    Le sue telecronache, però, specialmente quelle della Nazionale, facevano effetto anche in famiglia. La preferita rimane quella di Nigeria-Italia a Usa '94 vinta ai supplementari grazie alla doppietta di Roberto Baggio. «Noi eravamo in ospedale perché stava per nascere il suo primo nipote Dario – racconta il figlio Fabio –; eravamo in sala travaglio e nella stanza a fianco si sentiva in sottofondo la telecronaca del futuro nonno. Ci guardavamo e ci chiedevamo: "ma qualcuno prima o poi ci presterà qualche attenzione?". Per tutti quello rimane il Mondiale di Baggio, ma per mio padre è stato il Mondiale di Dario». Il ricordo più doloroso è la serata dell'Heysel il 29 maggio 1985 quando morirono 39 tifosi della Juventus prima della finale di Coppa dei Campioni con il Liverpool. «Faceva fatica a parlarne – racconta Fabio –, era un ricordo molto doloroso per lui, lo ha segnato sia come uomo che come professionista». Eppure diede una lezione di giornalismo perché pur senza destare allarmismi riuscì da buon cronista a dare notizia dell'orrore che era sotto i suoi occhi: «Sì – conferma Fabio –, gestì bene la situazione, ma ne avrebbe fatto volentieri a meno».

  • In affitto per 40 anni, aveva insegnato alle scuole medie di Gorizia

    Il suo lavoro di giornalista lo ha portato a girare il mondo, ma le radici erano rimaste in Friuli. Il centro del suo universo per quasi quarant'anni è stato Milano dove si trasferì dopo aver vinto il concorso in Rai. Prima, da neo laureato, aveva insegnato alle scuole medie di Gorizia. «Abbiamo vissuto per quarant'anni in affitto a Milano – racconta il figlio Fabio –, quindi era abbastanza evidente l'intenzione dei miei genitori di ritornare un giorno in Friuli». Così è stato. Non senza magari qualche preoccupazione da parte dei figli. «Logisticamente per noi Cormons era un po' fuori mano, ma era nella logica delle cose per loro tornare a casa. E comunque anche per i nipoti è sempre stato un appuntamento immancabile quello di ritrovarsi almeno un paio di volte l'anno a Cormons per stare con i nonni». La signora Maria gli è stata a fianco fino all'ultimo. Venerdì scorso quando avevamo chiamato Bruno per chiedergli se avrebbe scritto il pezzo di presentazione di Udinese-Parma, aveva risposto lei al telefono: «Bruno è in ospedale da un paio di giorni». Il timore che non fosse qualcosa di banale c'era. I pezzi di Pizzul avevano sempre mantenuto una verve speciale, però a volte al telefono la voce era stanca. Ma fino all'ultimo ha voluto esserci con la sua "Area di rigore".

  • Il mondo di Bruno Pizzul

    Quello di Bruno Pizzul è stato un mondo variopinto, fatto di tante piccole belle cose, all'apparenza banali e invece proprio per questo fondamentali nella vita di un uomo. Il lavoro, gli amici, certo, ma tutto ha ruotato attorno alla famiglia, in primis alla signora Maria e ai tre figli Fabio, Silvia e Anna. È stato un marito e un papà speciale, forse non molto presente per motivi lavorativi e a differenza di quello che succedeva nel suo mestiere «di poche parole» come racconta il figlio Fabio. Da buon friulano, meglio l'esempio. 

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