Overtourism, Auronzo replica alla Pusteria: «Al park delle Tre Cime su prenotazione»
La vicesindaca Larese Filon: «Ci lavoriamo da tempo per limitare la coda delle auto. Stessa soluzione per Misurina»

Eccessivo l’assalto alle Tre Cime, fino a 13-14 mila accessi in una giornata? Il Comune di Auronzo non intende stare alla finestra. Ha già allo studio un sistema di prenotazione del parcheggio, ai piedi della Trinità, che è impegnato ad attivare dalla prossima stagione estiva.
Non solo: intende contingentare anche il numero di chi sale con i pullman e le navette. Ma con qualche sospetto riceve dai sindaci della Val Pusteria la sollecitazione ad aumentare il pedaggio per ridurre il numero delle auto che salgono. E ad Auronzo, piuttosto che a Misurina, si sospetta che si stia riesumando l’antico progetto di collegare con un impianto il lago di Landro quanto meno con Rin Bianco, località oggi unite da un sentiero. Rin Bianco è ai piedi dei tornanti stradali per le Tre Cime.
Per Auronzo, comunque, il nodo principale da sciogliere è quello di Misurina: troppe auto, con code lunghissime e parcheggi selvaggi. L’Amministrazione comunale di Auronzo verificherà, insieme a Cortina e a Dobbiaco, la possibilità del numero chiuso per l’accesso alla stessa Misurina, quindi con prenotazione del posto macchina.
Operazione difficile da concretizzare per la prossima stagione. Mentre scatterà non solo il divieto di parcheggio lungo le strade, ma verranno installati degli impedimenti – con barriere in legno, ad esempio – per farlo. Un po’ come le Regole si stanno organizzando per impedire l’intasamento al passo Tre Croci, limitando di fatto l’accesso al lago turchino del Sorapis.
Il sindaco di Auronzo, Dario Vecellio, fuori paese, ha letto con preoccupazione l’allarme arrivato nelle ultime ore dai Comuni pusteresi di San Candido, Dobbiaco, Sesto, Villabassa e Braies.
E ha condiviso con i suoi colleghi di giunta il loro obiettivo di ridurre “il sovraccarico e lo stress sotto le Tre Cime”. I numeri fanno “paura” perché, secondo i dati in possesso delle amministrazioni comunali, si parla di 13 – 14 mila accessi in una qualsiasi giornata d’estate, tra le 10.30 del mattino e le 15. La preoccupazione condivisa è quella della revoca dello status di “Patrimonio Mondiale dell’Unesco” è tantissima e, allora, in Alto Adige, precisamente in Val Pusteria. Daniela Larese Filon è il vicesindaco di Auronzo. È già stata alla regia del Comune oltre che della Provincia.
«Siamo puntualmente consapevoli dello stress, se così vogliamo chiamarlo, in quota e a valle, cioè a Misurina», spiega Larese Filon. «Infatti abbiamo mantenuto il numero chiuso al parcheggio, non più di 700-800 posti; si sale quando si liberano posti. Il problema è della coda che si forma dal casello d’ingresso fino a Misurina. Per eliminarla non resta che prevedere le prenotazioni. È un’operazione che stiamo studiando da tempo e che siamo impegnati a definire entro la prossima stagione estiva».
Ma, aggiunge la vicesindaca, il problema non è solo quello delle auto. Quanti pullman salgono dalla Pusteria e da Cortina, oltre che da Calalzo e Auronzo? «Non dovremmo forse contingentare anche questi numeri?», si chiede la vicesindaca, quasi in risposta a Martin Rienzner, sindaco di Dobbiaco, che ha suggerito ad Auronzo: «Si potrebbe anche optare per un amento delle tariffe: con un biglietto più costoso i visitatori sarebbero stimolati a trascorrere più tempo in quota e, inoltre, un ticket più caro permetterebbe di avere lo stesso indotto anche con meno accessi».
Larese Filon si sofferma poi sulle problematiche di Misurina ponendo la necessità di un Tavolo di concertazione con i Comuni di Cortina e di Dobbiaco per «trovare il modo di contingentare il numero di accessi a Cortina, anche se ci rendiamo ben conto che è un passo e che, pertanto, non può essere introdotto il numero chiuso». Ma, aggiunge, garantendo il diritto alla mobilità, per chi intende fermarsi bisognerà arrivare anche in questo caso alla prenotazione dei parcheggi. «I 380 posti previsti nei park interrati, secondo il Piano concordato dalla precedente Amministrazione con la regione, poi ridotti a 280, difficilmente saranno realizzabili, quindi occorre studiare delle alternative».
Ma per evitare le code e gli ingorghi della scorsa stagione? «Bisognerà trovare qualche stratagemma per impedire la sosta lungo le strade. Attrezzeremo, se possibile, altre aree, ma sarà indispensabile individuare delle misure», sostiene la vicesindaca, «che evitino il parcheggio selvaggio, che tra l’altro è molto pericoloso. Ed anche questo è un tema la cui soluzione va condivisa con Cortina e Dobbiaco». Intanto su Change.org è stata lanciata la petizione “Proteggiamo le Tre Cime di Lavaredo: Un Appello per la Chiusura del Traffico eccessivo”, che ha già raccolto oltre 25mila firme.
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