Per le Olimpiadi potenziamento dei trasporti su gomma e ferro
Parla il vicepresidente della Regione Veneto Elisa De Berti
«Gli hub logistici saranno Longarone e Ponte nelle Alpi»

Potenziamento dei trasporti pubblici su gomma e ferro per garantire una logistica all’avanguardia e la massima accessibilità a Cortina durante i Giochi olimpici. Il vicepresidente della Regione Veneto e assessore alle Infrastrutture e Trasporti, Elisa De Berti, in occasione dell’evento svoltosi mercoledì 23 ottobre all’Alexander Hall di Cortina e dedicato alle “Linee guida per l’accessibilità e l’inclusione delle Olimpiadi”, fa il punto sullo stato avanzamento dei lavori delle varianti lungo la statale Alemagna e analizza quelli che saranno gli interventi da qui al 2026 per garantire la migliore accessibilità alle aree di gara. trasporti
«A livello di trasporti stiamo lavorando su due fronti», afferma Elisa De Berti. «La parte gomma e la parte ferro. Per quanto riguarda la parte ferro, quindi i treni, stiamo riqualificando molte stazioni. Avremo l’hub di Longarone per i treni, mentre a Ponte nelle Alpi ci sarà la partenza degli autobus». «Si arriverà anche al completamento dell’elettrificazione iniziata qualche anno fa, che permetterà di ripristinare il diretto da Belluno a Padova». «Questa non è una legacy delle Olimpiadi perché era precedente ai Giochi», prosegue il vicepresidente della Regione, «ma tutti questi investimenti torneranno utili per le Olimpiadi. Stiamo facendo dei tavoli, coordinati dalla Fondazione Milano Cortina 2026 che organizza i Giochi, per tutte le valutazioni sul potenziamento sia dei treni che, ovviamente, degli autobus, da mettere in campo per poter portare tutto il mondo e la famiglia olimpica a Cortina. Servizi utili anche a tutte le persone che gireranno intorno a questo evento, dai giornalisti, agli appassionati fino alle forze dell’ordine e i volontari».
«Realizzeremo sicuramente le varianti che erano previste per i Mondiali, ma che non sono state fatte in tempo», afferma Elisa De Berti. «Queste opere costituiscono una legacy dei Mondiali. Saranno pronte per le Olimpiadi e sono in capo ad Anas: quindi stiamo parlando della variante di San Vito, Valle e Tai. Poi ci sono altri interventi che verranno realizzati e stanno procedendo: sono in corso gli interventi di accessibilità a Cortina, quelli definiti Lotto 0 e Lotto 1».
Il vicepresidente De Berti pone particolare attenzione sulle opere che riguardano la variante di Longarone e di Cortina, ribadendo un concetto: «Abbiamo due grandi opere che costituiscono la legacy infrastrutturale delle Olimpiadi», prosegue Elisa De Berti, «ma ribadisco una cosa che ho sempre detto: nessuno ha mai pensato che sarebbero state fatte per le Olimpiadi. I Giochi rappresentano la grande occasione per attirare questi investimenti sul territorio, che altrimenti non sarebbero stati possibili. Stiamo parlando della variante di Longarone e della variante di Cortina, ovvero la galleria che passa sotto il paese. La variante della Regina delle Dolomiti non può essere iniziata prima delle Olimpiadi, perché andrebbe a confliggere con la realizzazione dei Giochi, quindi i cantieri devono iniziare dopo l’evento. Invece, per quanto riguarda la variante di Longarone, so che il commissario Saldini, insieme al Comune di Longarone e al territorio, sta portando avanti delle modifiche al progetto. Confido che questo cantiere parta prima delle Olimpiadi. Stanno apportando delle modifiche sul viadotto».
Sulla variante di Longarone interviene il sindaco del Comune e presidente della provincia di Belluno, Roberto Padrin: «Io sono in contatto costante con il commissario», afferma Roberto Padrin. «Stiamo attendendo il progetto definitivo, che ha modificato il progetto originale, e poi organizzeremo un incontro pubblico per presentarlo alla popolazione e mi auguro che alla fine si possa procedere alla parte esecutiva e di appalto dell’opera il prossimo anno».
«La nostra richiesta, rispetto al progetto, è stata quella di abbassare il viadotto e di alzare il ponte Campelli di conseguenza», dice. «A questo progetto ci stiamo lavorando da tanto tempo, è una delle opere strategiche inserite nel piano olimpico. Chiaramente, questa modifica ha rallentato il percorso, ma per noi è di vitale importanza e su quello che mi auguro di chiudere a breve il tutto in modo di poter procedere con la parte legata all’appalto e alla realizzazione dell’opera. La zona della Fiera di Longarone è stata indicata come area di smistamento delle vetture delle persone che poi accederanno all’area di Cortina».
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