Colpisce l’arbitro con una testata sulla fronte, giocatore della juniores squalificato per 5 anni
Nel campionato provinciale under 19 un giocatore del Cavolano ha colpito il direttore di gara, finito al pronto soccorso

Colpisce l’arbitro con una testata sulla fronte: cinque anni di squalifica per un giocatore della juniores del Cavolano, che dovrà rimanere lontano dai campi sino al 12 aprile 2030. Il giudice sportivo non ha fatto sconti dopo l’episodio verificatosi nella partita tra la squadra di Sacile e lo Spilimbergo, disputatasi lo scorso 12 aprile e valida per il torneo juniores provinciale (omologato il risultato di 7-0 a favore dei mosaicisti), anzi.
L’arbitro, Alessandro Buoro, dopo la gara si era recato al pronto soccorso di Spilimbergo dove, si legge nel comunicato ufficiale, gli era stata riscontrata una piccola tumefazione in sede sopraccigliare destra e diagnosticato un trauma contusivo alla fronte (prognosi di tre giorni). L’episodio si era verificato al 44’ della ripresa, quando il direttore di gara estraeva il secondo cartellino giallo e quindi quello rosso al giocatore del Cavolano, decretando anche un rigore a favore dello Spilimbergo.
A quel punto il calciatore dei sacilesi, si evince dalla nota, si avvicinava con aria violenta all’arbitro, caricava il colpo indietreggiando col corpo per poi sferrare una testata sulla fronte del direttore di gara. Quest’ultimo, rimasto in piedi, accusato un forte dolore e stordimento alla testa, sospendeva la gara: non si trovava nelle condizioni di proseguire, sia per il dolore patito, sia perché il giocatore del Cavolano continuava a seguirlo e a protestare.
Il comportamento del calciatore integra una condotta violenta nei confronti del direttore di gara (ai sensi dell’articolo 35 del codice di giustizia sportiva). Inoltre, tra gli altri aspetti, sussiste la prova dell’avvenuta lesione personale patita dall’arbitro grazie al verbale del pronto soccorso. Si è arrivati a una squalifica di cinque anni in quanto tale condotta, attestata col referto medico, prevede una sanzione minima di quattro anni di stop. Il comportamento merita l’aggravamento della sanzione rispetto al minimo per la gravità dell’illecito, accertata dal referto e per la pericolosità della condotta, che avrebbe potuto causare conseguenze peggiori.
«Prendiamo atto della decisione e, come società, ci scusiamo – afferma il direttore sportivo del Cavolano Stefano Buriola –. In futuro organizzeremo attività di sensibilizzazione nei confronti degli arbitri». «Saremo ben lieti di collaborare», risponde il presidente della sezione Aia Guarini di Pordenone Manuel Giacomazzi.
Riguardo la stessa gara, tre giornate di squalifica a un altro giocatore del Cavolano per comportamento oltraggioso verso l’arbitro. Dopo l’espulsione, reiterava le proteste e spingeva l’arbitro con entrambe le mani, una sola volta, senza conseguenze.
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