Terremoto in Myanmar, il racconto del manager veneto: «Scuole e traffico nel caos»
Francesco Venier, già Asia Regional Sales Manager della Alpinestars, è a Bangkok: «Edifici crollati, è stato il panico»

Francesco Venier, vicentino già Asia Regional Sales Manager della Alpinestars – azienda di Asolo produttrice di attrezzi tecnici di sicurezza per moto e auto da corsa, così come per gli sport estremi – è a Bangkok, capitale della Thailandia. Un paese sotto choc dopo il violentissimo terremoto che ha colpito il sud est asiatico
«Le autorità thailandesi hanno agito subito – ha raccontato il manager della Alpinestars a Sky – anche bloccando i treni e quindi deviando anche il traffico in modo da migliorare un po' la viabilità. Le scuole sono state chiuse subito, i miei figli sono tornati a casa immediatamente. Le autorità hanno risposto con una certa celerità».

Alle 12 del 28 marzo, giorno del terremoto, chi abita a Bangkok è comunque rientrato a casa. «Sì, siamo potuti rientrare, Vivo in un condominio di otto piani, siamo riusciti a rientrare quasi subito. Altri, soprattutto i grattaceli, hanno avuto problemi perché molti grattaceli a Bangkok, quelli senza uffici, quindi condominiali, hanno le piscine all'ultimo piano, quindi l'acqua è uscita credo problema. La scossa è stata abbastanza importante. Mentre gli edifici con uffici sono stati chiusi per varie ore, il personale da quello che ho potuto vedere non è potuto rientrare. Ma la gestione dell’emergenza sta andando bene, mi sembra».
Il traffico naturalmente è paralizzato: «Per le informazioni che ho e per quello che posso vedere nel centro città tutte le strade sono bloccate», spiega Venier, «e la BTS, ossia lo Sky Train che porta molte persone in varie zone della della città, è chiuso. Avevo letto prima che avevano anche chiuso anche l'aeroporto, comunque i voli, quindi in sostanza le strade sono tutte bloccate. Un ponte che porta dall'altra parte della città a a ovest e un'altra strada abbastanza importante, sono state chiuse, quindi ciò sta creando ovviamente dei disagi a livello di traffico, sicuramente. Nelle vicinanze c’è un edificio che è crollato».
Risultano dispersi anche dalle vostre zone? «Quello che so che quello che si può trovare su Facebook. Ho letto di 49 operai al momento dispersi, uno di questi è stato trovato morto».
Le autorità fino ad ora come le sembra stiano reagendo venendo? «Molto velocemente perché hanno agito subito anche sia a livello di scuole, sia a livello di appunto organizzazione del traffico o mezzi di trasporto pubblici si sono mossi molto velocemente anche se poi tra l'altro è un paese che non è abituato a terremoti. Ho vissuto anche in Giappone, lì succede con un po' più frequenza, e qui in Thailandia non è mai successo e quindi ovviamente c'è stato un po' di panico».
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