Aggredisce la figlia dell’amante: «Dimmi dov’è tua madre»

Non aveva accettato la fine della relazione: sarà processato per atti persecutori. Risponderà anche di revenge porn per aver diffuso i filmati hard della donna

Marco Filippi
Un quarantacinquenne è a processo con l’accusa di aver perseguitato l’ex amante
Un quarantacinquenne è a processo con l’accusa di aver perseguitato l’ex amante

Non si rassegnava al fatto che la sua amante avesse troncato una relazione clandestina che si trascinava da un anno e aveva iniziato a perseguitarla pedinandola nei suoi spostamenti, piantonando il posto di lavoro e la sua abitazione e minacciandola di diffondere i video hard che li immortalavano durante gli incontri sessuali.

Un giorno era arrivato persino al punto di aggredire la figlia tredicenne della sua ex amante, incontrata per strada, e a cui per farsi dire dov’era la madre.

Ora per un 45enne di Treviso (difeso dall’avvocato Cristiana Pollesel) è arrivato il momento del giudizio.

atti persecutori

L’uomo, infatti, sarà processato a partire dal 10 febbraio prossimo e dovrà rispondere di una serie di reati che vanno dalla tentata estorsione allo stalking, dal revenge porn (diffusione di video privati a sfondo sessuale) alle lesioni personali.

Nel processo la donna, una 48enne, residente anche lei a Treviso, si costituirà parte civile con l’avvocato Veronica Pizzolato.

L’incubo inizia a fine ottobre del 2022 quando la 48enne decide di troncare la relazione con l’amante di tre anni più giovane di lei diventato, nel frattempo, fin troppo ossessivo e geloso.

Ma la decisione finisce per inasprire il rapporto ed esasperare i comportamenti ossessivi dell’amante lasciato.

I filmini hot

La donna inizia così ad essere bersagliata di decine di messaggi e telefonate durante il giorno, addirittura anche mentre lo sta denunciando alla stazione dei carabinieri.

Non solo: viene pedinata nel posto di lavoro, le vengono tesi agguati mentre sale in automobile per andare a casa, infine viene seguita anche all’interno del ristorante dove consuma i pasti assieme ai colleghi.

Una presenza ossessiva tanto che il 10 giugno del 2023 perfino la figlia 13enne della donna viene aggredita dall’uomo.

Quel giorno il 45enne la incontra per strada e le chiede dove sia la madre. Al rifiuto della minorenne di dirgli dov’era, l’uomo l’afferra per un polso e glielo torce costringendo la ragazzina a mordergli la mano e a scappare.

Portata al pronto soccorso, i medici la dimettono con un certificato medico che ne attesta una contusione guaribile in cinque giorni.

A quel punto l’uomo, invece di rassegnarsi e accettare la fine definitiva della storia clandestina, provava giocare la carta del ricatto a luci rosse.

Chiede alla sua ex amante di consegnargli una somma di 4.000 euro, altrimenti diffonde i video dei loto rapporti sessuali.

La donna decide di non sottostare al ricatto e lui invia i filmati hard alla cugina della donna.

Il processo

Una situazione insostenibile cui la donna decide di dire basta andando a denunciare l’ex amante per atti persecutori, tentata estorsione e revenge porn.

Alla denuncia si aggiungono poi le lesioni personali subite dalla figlia minorenne.

Per mamma e figlia si spera sia la fine dell’incubo con la condanna dell’ex amante.

Le udienze del processo, che entrerà nel vivo delle testimonianze il 10 febbraio, sono state calendarizzate dal giudice monocratico fino a giugno, quando è prevista la sentenza.

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