Giallo in Alpago, donna trovata morta in strada: era seminuda e con il volto tumefatto

La vittima è Fiorella Galleazzi, 72 anni. Ciabatte, giacca e gioielli sparsi vicino al corpo. La magistratura non esclude alcuna ipotesi, dal malore alla violenza

Cristina Contento
Le prime indagini dei carabinieri sul luogo del ritrovamento del corpo di Fiorella Galleazzi in via Buscole ad Alpago
Le prime indagini dei carabinieri sul luogo del ritrovamento del corpo di Fiorella Galleazzi in via Buscole ad Alpago

Un corpo in mezzo alla strada, seminudo: le ciabatte a quattro o cinque metri di distanza, più o meno la stessa distanza della giacca. Gli ori erano un po’ sparsi sull’asfalto nelle vicinanze: un orecchino, un anello. E gli indumenti intimi.

Alle 7.10  Fiorella Galleazzi sposata in Garbarini, è stata ritrovata così lungo la strada di Buscole, a una decina di metri dalla sua abitazione alla quale si arriva imboccando la stradina che butta sulla comunale. Era senza vita la 72enne residente in Alpago da decenni.

L’evento è tutto in fase di ricostruzione da parte dei carabinieri di Belluno: lo stato del ritrovamento e le stesse circostanze hanno installato più di un dubbio negli inquirenti che hanno effettuato i rilievi come se ci si trovasse davanti alla peggiore delle ipotesi: vittima di una aggressione, di una violenza.

Magari un tentativo di fuga da qualcosa, un furto finito male. Sul tavolo degli inquirenti anche la circostanza che possa essersi trattato di un caso di morte del tutto naturale, anche se bisognerebbe spiegare cosa spinge fuori di casa in piena notte una anziana, e perché avrebbe dovuto lasciare sparsi i suoi vestiti in mezzo alla strada.

A trovare la signora Fiorella un passante che a quell’ora aveva inforcato la via per andare al lavoro. Era in auto, si è trovato un ostacolo davanti ma pensava a un animale morto: sceso dall’abitacolo, ha capito che a terra c’era una donna, che non respirava e non rispondeva, era incosciente.

L’allarme è partito così. Poi l’ambulanza del 118 partita dal pronto soccorso del San Martino che vola verso l’Alpago e quella strada di Buscole, in salita e piena di curvoni, case sparse. Fiorella era appena dopo quel curvone, trovata in mezzo alla strada («girata verso il muretto», dice una amica): addosso, solo il reggiseno, gli oggetti personali come ciabatte e giacca, altro intimo, erano a distanza. Era prona, a pancia in giù, e sul volto i segni di un pesante trauma facciale, poi tumefazioni, ed ematomi sulle ginocchia, sulle mani in corrispondenza degli anelli: ma uno di questi era lontano dal corpo. Insomma, come se fossero segni di caduta, ma perchè era senza vestiti? Domanda, questa, senza giustificazione anche nel caso in cui fosse stata colta da malore oppure fosse stata vittima di un investimento stradale.

E, se si fosse trattato di un tentativo di furto, perchè alcuni monili erano ancora sull’asfalto? Scappava da qualcuno Fiorella? Quegli ematomi possono essere i segni di colpi assestati? I primi approfondimenti esterni sul corpo, benchè superficiali, escludevano ferite di altro genere, provocate da oggetti contundenti.

Tutte le ipotesi sono al vaglio, dunque: quella di una morte naturale o cruenta, e dovrebbero trovare risposta in un esame autoptico che la magistratura ha disposto per la prossima settimana.

I carabinieri di Belluno e di Alpago sono arrivati in forze: la strada di Buscole è stata chiusa nel tratto interessato, i rilievi sono stati effettuati anche nell’abitazione. Squadre della scientifica, il reparto operativo con il colonnello Starace, la compagnia di Belluno con il maggiore Meriano, la stazione di Puos. Sul posto anche il magistrato Simone Marcon.

Fiorella abitava in una casetta sotto la strada, nella quale viveva da sola. Pur con i problemi dell’età, era solita uscire per passeggiare ma di solito andava in discesa, non in salita.

Era una persona molto accudita: dalla famiglia della figlia Manuela e dal genero Emilio che ieri si sono visti crollare il mondo addosso. «Mamma non c’è più» diceva la giovane congiunta alla signora che portava i pasti «mai avrei creduto una cosa di questo genere: l’hanno ritrovata così, in mezzo alla strada, in quello stato, anche con le ciabatte distanti. Non potevo pensare a una situazione simile e incredibile».

I parenti conoscevano la sua abitudine di uscire da sola ma di solito la vedevano scendere verso valle. E qualche problema, dovuto all’età, poteva anche averlo, ma non usciva certo mezza nuda. Col freddo.

Gli oggetti sono stati sequestrati; nessun sigillo invece alla casa. Si cercavano anche registrazioni di telecamere private di vicini e in zona. La procura, a ieri, non ha registrato una ipotesi di reato certa: dall’autopsia si potrà capire l’effettiva causa del decesso.

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