Baby gang, parla una mamma: «Mio figlio intimorito con una lama per rubargli scarpe e cellulare»

Emergenza baby gang, le parole della madre di un 19enne che lo scorso novembre in provincia di Padova è stato vittima di un gruppo di giovani rapinatori

Alice Ferretti
Baby gang, è sempre più emergenza anche nel Padovano
Baby gang, è sempre più emergenza anche nel Padovano

 

Il figlio di 19 anni quella sera è tornato a casa scalzo, senza cellulare, senza portafoglio, ma soprattutto scioccato da ciò che a lui e ai suoi amici era capitato poco prima. A ricordare quei momenti, avvenuti lo scorso 8 novembre, è la mamma del ragazzo.

«Erano circa le 10 di sera. Mio figlio si trovava nel parchetto che si trova dietro al locale GG, in zona Belvedere, a Legnaro. Era in compagnia di altri tre amici della sua età, stavano aspettando arrivasse un quinto». Quando a un certo punto un altro gruppo di giovani si è avvicinato. «Mi ha detto mio figlio che questi ragazzi non li avevano mai visti prima. Che si sono avvicinati con una scusa, si sono presentati e hanno stretto loro anche la mano. Poi improvvisamente uno ha tirato fuori il coltello».

E la musica è completamente cambiata. «Sono stati minacciati. Mio figlio ha dovuto togliersi e consegnare le scarpe, un paio di Jordan che avevamo comprato a New York. Tutti hanno dovuto consegnare il cellulare e il portafoglio».

I ragazzi, intimoriti soprattutto dalla presenza del coltello, non hanno reagito. Si sono limitati a eseguire quello che la banda di loro coetanei gli chiedeva. «Mio figlio è tornato a casa molto spaventato, così come tutti gli altri. Uno, ricordo, era particolarmente terrorizzato, d’altronde non capita certo tutti i giorni di subire una tale violenza».

I genitori dei ragazzi la sera stessa hanno accompagnati i giovani al comando dell’Arma locale, dove hanno sporto denuncia. «Alcuni amici di mio figlio passando in macchina per quella zona gli hanno ritrovato il portafoglio. Dentro aveva solo due euro, quindi i malviventi se ne sono sbarazzati. Scarpe e cellulare non li ha invece più visti», racconta la mamma del 19enne, che quando è andata dai carabinieri a sporgere denuncia, la sera stessa della rapina, ha saputo che era successa la stessa cosa a un altro gruppo di giovani, poco prima.

«Mi hanno riferito che in un altro parchetto di Legnaro, una mezz’ora prima circa rispetto alla rapina avvenuta ai danni di mio figlio e dei suoi amici, si era verificato un episodio molto simile. In quel caso però erano stati presi di mira e rapinati dei ragazzini di appena 16 anni».

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