Belluno, perquisita la sede di "Altvelox". Sequestrati computer e telefono del presidente
Gli agenti della Digos di Belluno hanno perquisito l’abitazione del presidente di "Altvelox", Gianantonio Sottile, in seguito a una querela per diffamazione presentata dal Prefetto Antonello Roccoberton
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Agenti della Digos di Belluno hanno perquisito durante la mattinata di mercoledì 5 febbraio, la sede dell'associazione "Altvelox" di Belluno, ossia l'abitazione del presidente Gianantonio Sottile, che negli scorsi mesi aveva presentato numerose denunce contro sindaci e prefetti per la presenza di apparecchio autovelox sul territorio nazionale.
Gli stessi che denunciaro il primo cittadino di Treviso Mario Conte e il prefetto Angelo Sidoti e l’assessore alla mobilità Andrea De Checchi con il Comandante della polizia Locale Andrea Gallo.
La perquisizione, che ha portato al sequestro del computer e di un telefono di Sottile, fa seguito a una querela per diffamazione nei suoi confronti da parte del Prefetto di Belluno, Antonello Roccoberton.
L’associazione aveva denunciato il rappresentante del Governo per omissione di atti d'ufficio nei confronti dei Comuni che non avrebbero realizzato i piani urbani di sicurezza.
«Siamo consapevoli - sostiene in una nota Sottile - che le nostre attività stanno dando tanto ma tanto fastidio alle Istituzioni, ma crediamo che il modus operandi abbia oltrepassato ogni limite di buonsenso».
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