Visite da Belluno fino a Sovramonte: cinque gioielli da scoprire con il Fai
Nel capoluogo in anteprima il “nuovo” Auditorium e Palazzo Bolzanio Coraulo. In vetrina le chiese di Servo e Sorriva con i loro affreschi e Palazzetto Valle a Zorzoi

Tornano le Giornate di primavera del Fai per «celebrare la ricchezza e la bellezza del patrimonio artistico, culturale e ambientale del nostro Paese. Un patrimonio che dobbiamo saper custodire»: ha esordito così il sindaco di Belluno, Oscar De Pellegrin, nel presentare l’evento culturale organizzato dal Fondo per l’Ambiente italiano in occasione, tra l’altro, dei 50 anni dalla sua nascita. Al suo fianco il sindaco di Sovramonte, Federico Dalla Torre, «paese ai confini dell’impero» ma ricco di storia e cultura, riscoperte negli ultimi anni.
A Sovramonte ci sono tre dei cinque luoghi scelti per le visite del Fai, gli altri due sono a Belluno. In occasione della 33ª edizione delle Giornate di primavera del Fai, che hanno portato finora 13 milioni di persone a visitare luoghi spesso poco noti o chiusi al pubblico, ci saranno 750 edifici aperti in 400 città. Cinque sono in provincia di Belluno.
Auditorium comunale
Il suo nome è Palazzo dei Vescovi e finalmente si potrà tornare ad ammirarlo dopo anni di chiusura per lavori di ristrutturazione costati 1,3 milioni di euro.
«È una anteprima straordinaria», ha spiegato l’assessore Franco Roccon, «per scoprire anche quanto i lavori hanno portato alla luce, le tracce di un castello medievale e di una esedra romana che si potranno vedere per la prima volta».
È la casa della musica, con una grande sala da 150 posti e un elegante foyer ma è anche un sito archeologico, grazie alle scoperte fatte proprio durante i restauri.
Palazzo Bolzanio Coraulo
Si trova in via Santa Croce, alla fine di via Mezzaterra a Belluno. Vi hanno vissuto Urbano Bolzanio, umanista e il nipote Pierio Valeriano. Dimora di nobili locali, risale al 1600-1700. Il palazzo è un esempio di architettura rinascimentale veneta, all’interno stucchi e dipinti di autore sconosciuto, attualmente oggetto di studio.
Per le Giornate del Fai viene aperto al pubblico il secondo piano del palazzo, di proprietà privata, appartiene infatti ai fratelli Zanchetta. Le stanze decorate sono vuote e per l’occasione ospiteranno una mostra di cappelli e accessori messi a disposizione da Ada Soffiantini, residente nel palazzo.
Palazzetto Valle
Il borgo di Zorzoi vale sicuramente una visita, indipendentemente dall’occasione delle Giornate del Fai, ma in questo caso viene anche aperta una casa privata, il Palazzetto Valle, con affreschi dell’inizio del 600. Per l’occasione arriverà da Roma la proprietaria, la signora Mazzucato. Al piano nobile dell’edificio si trova una cucina con il larin e una sala da pranzo decorata con affreschi che narrano la Genesi. Le decorazioni richiamano i palazzi feltrini.
Chiesa San Giorgio
Ha origini antiche (V-VI secolo) la chiesa di San Giorgio a Sorriva di Sovramonte: è eretta su un piccolo colle che sovrasta la piana sovramontina. Non è solo un luogo di culto ma anche una testimonianza storica e culturale del luogo, esempio di architettura longobarda. Conserva ancora gli affreschi originali, offrendo uno spaccato della storia religiosa e civile di Sovramonte.

Restaurata di recente, è aperta al pubblico solo in determinate circostanze: le Giornate del Fai sono dunque una eccezionale occasione per visitare questo scrigno di storia e cultura. Nei due giorni del Fai, sabato 22 e domenica 23 marzo, saranno organizzate anche due visite speciali, come ha annunciato Isabella Pilo, delegata feltrina del Fai: dalla Chiesa di San Giorgio fino a Ponterra, lungo il “percorso degli appestati”, dopo quattro secoli dalla peste che a Sovramonte fece 50 morti. Queste visite vanno prenotate al link https://faiprenotazioni.fondoambiente.it/evento/visita-privata-speciale-il-percorso-degli-appestati-a-sorriva-e-ponterra-30285. Mentre nelle altre visite si consiglia un contributo di 3 euro, per queste passeggiate speciali, il contributo parte da 5 euro per gli iscritti Fai e da 7 euro per i non iscritti.
Pieve di Servo
La chiesa parrocchiale di Sovramonte, dedicata a Santa Maria Assunta, è citata nei documenti già a partire dall’anno Mille. Attualmente è interessata da importanti lavori di restauro nella zona dell’altare che stanno mettendo in luce nuovi elementi decorativi, ampliando così un capitolo della storia della chiesa. È ricca di importanti affreschi di noti artisti, come Giovanni Da Mel, Marco Da Mel e Francesco Frigimelica.
Studenti cicerone
Nei cinque siti oggetto delle visite guidate, saranno presenti gli studenti del liceo Tiziano di Belluno e del liceo Dal Piaz di Feltre. Il capo delegazione Fai di Belluno, Adriano Barcelloni Corte, ha ringraziato sia i ragazzi che i loro insegnanti che li hanno istruiti sul loro ruolo nelle due giornate, che è quello di “aspiranti ciceroni”.
Accanto a loro ci saranno i volontari del Fai, uno dei quali, Raffaele Addamiano, era presente alla conferenza stampa a Palazzo Rosso come assessore alla cultura, che ha parlato di “grande festa di arte e cultura”. In rappresentanza del Comune di Sovramonte erano presenti oltre al sindaco Dalla Torre, il parroco don Fabrizio Tessaro e Claudio De Cia.
Il sindaco Dalla Torre ha sottolineato come i recenti restauri e la nascita del museo dell'uomo di Val Rosna abbiano fatto capire ai sovramontini la ricchezza del patrimonio culturale presente sul territorio, a confine tra il Veneto e il Trentino, e nel passato tra l'Impero e la Repubblica di Venezia. Un messaggio da lasciare ai giovani: curare e tutelare il proprio territorio. —
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