Campagna contro la bronchiolite nei bambini piccoli, Veneto leader

Presentati a Padova i risultati della campagna di immunizzazione contro la bronchiolite da virus respiratorio sinciziale. Crollano ricoveri e numero di degenti nelle strutture sanitarie

L’assessore Lanzarin e il dg Dal Ben con la squadra della Terapia intensiva neonatale dell'Azienda Ospedale Università di Padova
L’assessore Lanzarin e il dg Dal Ben con la squadra della Terapia intensiva neonatale dell'Azienda Ospedale Università di Padova

«La campagna di immunizzazione rispetto al virus respiratorio sinciziale, causa di infezioni particolarmente gravi nei bambini molto piccoli, quali ad esempio la bronchiolite e la polmonite, ha ottenuto risultati davvero importanti: in Veneto siamo passati dai 1.003 ricoveri registrati nella stagione 2023/2024 a 260 (-74%) nella stagione 2024/2025, le giornate di degenza si sono ridotte del 78% rispetto alla media del triennio 2021-2024 e l'occupazione delle terapie intensive neonatali è calata dell'83%».

Lo ha sottolineato l'assessore alla Sanità e al sociale, Manuela Lanzarin, intervenendo lunedì 28 aprile all'Azienda Ospedale Università di Padova alla presentazione del bilancio della campagna regionale di immunizzazione contro la bronchiolite da virus respiratorio sinciziale.

Il professor Baraldi: "Virus sinciziale, così l'anticorpo monoclonale ha ridotto le ospedalizzazioni dei piccoli"

All'appuntamento hanno partecipato Giuseppe Dal Ben, direttore generale dell’Azienda Ospedale Università di Padova, il professor Eugenio Baraldi, direttore Dipartimento Salute Donna Bambino e la dottoressa Francesca Russo, direttore della Direzione Prevenzione, sicurezza alimentare, veterinaria della Regione del Veneto.

La somministrazione dell’anticorpo monoclonale Nirsevimab disponibile in Veneto da novembre 2024 ha immunizzato l’83,5% dei nati in Veneto da novembre 2024 a marzo 2025, e il 70,5% dei nati da gennaio a ottobre 2024, diminuendo del 74% i ricoveri, i passaggi in Terapia intensiva e le giornate di degenza (-78%) rispetto al triennio 2021-2024.

Nella Pediatria dell’Azienda Ospedale Università di Padova, gli accessi al Pronto soccorso per bronchite nei bambini di età inferiore a un anno sono scesi da 123 a dicembre 2023 a 10 a dicembre 2024. I ricoveri pediatrici a tutte le età, per bronchite acuta da virus respiratorio sinciziale, sono passati da 73 nel 2023-2024 a 9 nel 2024-2025 (gli ordinari), e da 19 a 3, nello stesso periodo di tempo, quelli in Terapia.

L'assessore Lanzarin presenta i dati della campagna regionale contro il virus respiratorio sinciziale

Ogni anno in Veneto si registravano, tra novembre ed aprile, più di 90 ricoveri (soprattutto nei lattanti al di sotto dei 5-6 mesi) e moltissimi accessi agli ambulatori dei pediatri di famiglia e al Pronto soccorso. Per la bronchiolite causata dal virus respiratorio sinciziale VRS- è stato spiegato - non esiste una terapia specifica, se non l'ossigeno, in ospedale. Inoltre si è visto che questa infezione, acquisita nei primi mesi di vita, è una possibile concausa nel successivo sviluppo dell'asma. La prevenzione risulta quindi l'unico strumento efficace.

«Grazie ad un'importante campagna di comunicazione e di informazione», ha detto l'assessore Lanzarin, «siamo riusciti a raggiungere in modo capillare tutti gli interessati: famiglie, pediatri e professionisti sanitari dell'area materno-infantile. Un ringraziamento doveroso va a tutti i professionisti che hanno collaborato al raggiungimento di questo importantissimo risultato che va a beneficio della salute dei bambini».

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