Così la Marmolada si sta sciogliendo: le immagini dei satelliti di Google Earth
Il timelapse che documenta il cambiamento climatico della «grande malata», dal 1984 a oggi. Apertura prevista l’otto dicembre, neve permettendo

Ancora 25 anni e poi del ghiacciaio sulla Marmolada non resterà più traccia. Il più grande ghiacciaio delle Dolomiti, collocato a 3mila metri tra Veneto e Trentino si sta sciogliendo a causa del riscaldamento globale provocato dai gas serra immessi nell’atmosfera.
A lanciare l’allarme sono gli scienziati del Cnr che hanno effettuato uno studio dettagliato sulla Marmolada. Tre anni di studi e sopralluoghi eseguiti da un’equipe di ricercatori che ha utilizzato anche elicotteri e radar.
«Lo spessore del ghiaccio della Marmolada è stato osservato con alcuni sorvoli radar in elicottero e i dati sono stati confrontati con le misurazioni del 2004 – spiega il professor Renato Colucci, glaciologo del Cnr di Trieste – Ne emerge che se la Terra continua a riscaldarsi in questo modo tra 25 anni la Marmolada resterà completamente senza ghiacciaio. Sarà sempre una montagna bellissima ma completamente diversa da quella di oggi».
Lo scioglimento riguarderà tutto l’arco alpino al di sotto dei 3.500 metri, entro il 2050 spariranno i ghiacci eterni delle Alpi orientali e centrali e rimarranno solo quelli delle Alpi occidentali, le più alte: «I ghiacciai alpini di Italia, Francia, Austria e Svizzera si stanno ritirando a una velocità senza precedenti, non era mai successo in migliaia di anni – spiega Colucci -. Nell’ultimo secolo, è scomparsa la metà della copertura. Il 70% di questa metà è sparita negli ultimi 30 anni. La temperatura media dell’ultimo decennio è incompatibile con l’esistenza di ghiacciai sotto i 3.500 metri».
I carotaggi tra Groenlandia e Antartico
La colpa è dell’uomo e dell’inquinamento prodotto, che ha sconvolto l’equilibrio naturale.
«I carotaggi fatti sui ghiacci di Groenlandia e Antartico – spiega ancora Colucci – ci dicono che nell’ultimo secolo l’aumento dell’anidride carbonica nell’atmosfera è stato cento volte più rapido che in qualsiasi altra epoca negli ultimi 800.000 anni. E la responsabilità non può che essere dell’uomo». Oggi in atmosfera vengono immesse ogni anno 40 giga tonnellate di CO2, una cifra enorme che non si riesce a smaltire e che provoca il surriscaldamento del pianeta. Gli effetti immediati sul territorio saranno i problemi di irrigazione e approvvigionamento idrico dal momento che un ghiacciaio come quello della Marmolada alimenta centinaia di torrenti e ruscelli che confluiscono nei grandi fiumi. Ma anche il turismo subirà un contraccolpo: sulle Alpi si continuerà a sciare d’inverno ma il paesaggio sarà sempre più simile a quello degli Appennini.
La Marmolada dal 1984 ad oggi
Istruzioni. Questa è una proiezione satellitare della Marmolada basata sulle immagini disponibili su Google Earth dal 1984 al 2020. Se schiacchiate il tasto play (la freccia rivolta verso destra nel menu in basso) si avvia il timelapse che vi mostra il progressivo inaridimento del ghiacciaio. Allo stesso modo potete premere il tasto pause per visualizzare una delle immagini montate in sequenza temporale. A destra della barra di scorrimento vedete la scritta 0.5x che rappresenta la velocità dello slideshow, cliccandoci sopra potete aumentarla o diminuirla.
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