Export veneto: +70% verso i mercati emergenti, innovazione al centro
La ricerca dell'Osservatorio export 2024, realizzata da Confindustria Veneto Est in collaborazione con Sace e Fondazione Nord Est, indica le rotte da imboccare per reagire all'era dei dazi e alle tensioni geopolitiche

Diversificare su mercati emergenti come Emirati e Arabia Saudita, verso i quali l'export veneto è cresciuto del 70% negli ultimi cinque anni. Proseguire nella riorganizzazione delle catene di fornitura. Senza scordare un altro elemento chiave: l'innovazione tecnologica.
Sono le rotte da imboccare per reagire all'era dei dazi e alle tensioni geopolitiche del mondo contemporaneo.
A evidenziarlo è la ricerca dell'Osservatorio export 2024, realizzata - fra il 12 novembre e il 5 dicembre 2024 - da Confindustria Veneto Est in collaborazione con Sace e Fondazione Nord Est: interpellato un campione di 639 imprese delle province di Padova, Treviso, Venezia e Rovigo.
«Viviamo un contesto di grande incertezza, così le aziende si stanno indirizzando verso nuovi mercati, come Arabia ed Emirati. Ma i numeri devono crescere, oggi il 50% dell'esportazione veneta è ancora rappresentato dai 27 Paesi Ue», spiega Silvia Moretto, consigliera delegata Confindustria Veneto Est agli affari internazionali, «leve cruciali per la competitività futura saranno anche digitalizzazione e sostenibilità».
Riconoscimenti alle tre aziende "Exporter of the year" 2024: Wider di Venezia e Fano (yacht); Uniflair di Conselve, soluzioni di raffredamento modulari; NI.VA di Campodarsego, scale e serramenti.
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