L’addio a Gentilini, a San Nicolò oltre duemila persone. Salvini: «Un modello» | LA DIRETTA
Seicento cittadini per l’omaggio a Ca’ Sugana, poi il passaggio del feretro lungo le strade di Treviso e la sosta in piazza dei Signori con i rintocchi della torre civica, quindi la messa del vescovo a San Nicolò. Presenti i ministri Salvini e Nordio oltre al gotha della Lega e a tantissimi cittadini

Oggi è la giornata dell’addio a Giancarlo Gentilini, lo Sceriffo della città di Treviso. Sindaco dal 1994 al 2003, poi vicesindaco di Gobbo dal 2003 al 2013 e quindi consigliere comunale fino al 2023. Genty si è spento giovedì 24 aprile, aveva 95 anni.
Dalle 10 la camera ardente nell’atrio di Ca’ Sugana, la seconda casa di Gentilini, dopo che ieri il feretro è stato esposto nella cappella dell’obitorio. Solo in mattinata almeno 500 cittadini hanno sostato davanti alla cassa in legno chiaro con la fascia tricolore, la sciarpa del Treviso Calcio e vicino il cappello da Alpino. «Ci manca già la tua risata», uno dei ricordi lasciati sul registro delle condoglianze. Alla chiusura della camera ardente, le presenze hanno oltrepassato quota 600.
Alle 14 il corteo funebre con scorta e picchetto lungo le strade del centro storico fino al Tempio di San Nicolò. E’ la prima volta che a Treviso si mette in moto una tale macchina organizzativa per il funerale di personalità della politica o big cittadini. Come ha ricordato ieri il sindaco Mario Conte, Gentilini avrebbe sicuramente voluto un ultimo saluto così. Il momento più commovente in piazza dei Signori con la sosta del feretro e i rintocchi della torre civica. Poi lo stop in piazza Vittoria.
Alle 15.30 la messa delle esequie a San Nicolò, celebra il vescovo monsignor Michele Tomasi. Almeno duemila persone in chiesa, secondo le primissime stime.
Presenti i ministri Matteo Salvini e Carlo Nordio, oltre che i big della Lega e tantissima gente comune.
Evento Live
Zaia: "Siamo tutti figli di Gentilini"
Conte: "Gentilini, sindaco per sempre"
Zaia: "Bisogna dedicargli una piazza di Treviso"
Il vescovo: "Ha avvicinato l'amministrazione alla vita quotidiana"
Salvini alle esequie: "Gentilini un modello"
In piazza dei Signori la sosta del feretro e i rintocchi della torre civica
Via al corteo funebre attraverso i luoghi simbolo di Treviso
Alla camera ardente passate oltre 600 persone
Almeno 500 persone in mattinata alla camera ardente
Il feretro a Ca' Sugana, vicino c'è il cappello da Alpino
Il percorso del corteo funebre
Zaia: "Siamo tutti figli di Gentilini"
Il presidente Zaia: "Siamo tutti figli di Gentilini. Dobbiamo continuare sulla sua strada, è stato coraggioso e visionario. Ricordo ancora il giorno dell'avvio del Put, tutti erano critici ma oggi invece, tutti lo amano. Vedeva opportunità dove gli altri non le vedevano. Lui immaginava una città giardino per i suoi concittadini, e questa idea lo ha sempre guidato anche nelle scelte più criticate. L'efficienza, la laboriosità, queste erano tutte caratteristiche dello sceriffo. Gentilini è stato la macchina amministrativa di questa città, anche quando non è più stato sindaco. Sicuramente adesso che è in paradiso avranno qualche problema. Sarà lì con il suo taccuino in tasca e la sua penna per annotare problemi e idee per continuare a migliorare le cose. In tutto questo, mi viene soltanto da dire che chi fa cose grandi in vita verrà ricordato per l'eternità. È questo il caso di Giancarlo. Lo saluto come ci siamo sempre salutati. Ciao sinistra Piave."
Il presidente della Regione, Luca Zaia (FotoFilm)Conte: "Gentilini, sindaco per sempre"
Il sindaco di Treviso, Mario Conte sommerso dagli applausi durante il funerale: "Per chi amministra il bene comune, la vita di Gentilini è un esempio dirompente da seguire. Vedeva il suo impegno da sindaco come un privilegio, come una missione. In questi giorni ci siamo affidati ai ricordi delle persone che gli sono state vicine nel corso della sua carriera: il Gentilini politico è il Gentilini uomo. Giancarlo aiutava tutti. Una volta un extracomunitario che non riusciva a pagare la multa chiese aiuto allo sceriffo e lui la pagò. È stato il mio sindaco, il sindaco della mia infanzia. La sua eredità: un sindaco nella forma e nella sostanza. Il suo esempio va custodito. Non eravamo pronti a questo momento di addio perché ti credevamo immortale. L'alpino è andato avanti, oggi si chiude un'epoca, ma come dicevi tu, tutte le cose belle finiscono, ma ricordatevi che io esco dalla porta ma resto alla finestra. Giancarlo Gentilini, sindaco di Treviso per sempre"
Il sindaco Mario Conte durante il suo intervento (FotoFilm)Zaia: "Bisogna dedicargli una piazza di Treviso"
Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia ai funerali di Giancarlo Gentilini: "Il mio ricordo di lui è il nostro saluto, ciao sinistra Piave, perché entrambi eravamo della sinistra Piave. Ma al netto di tutto, lui ha saputo mettere al centro della sua attività politica il proprio amore per Treviso. È questa l'eredità più grande che ci lascia. Era un vulcano, un istrionico e come diceva lui di se stesso un mostro sacro. Dava consigli a tutti anche attraverso a frasi iconiche che passeranno alla storia".
Zaia al funerale di Gentilini: "Bisogna dedicargli una via o una piazza di Treviso"Il vescovo: "Ha avvicinato l'amministrazione alla vita quotidiana"
Il vescovo Michele Tomasi, nell'omelia, ha parlato di Gentilini come di un "conoscitore dei bisogni e delle necessità anche spicciole e apparentemente minori dei concittadini. Ha avvicinato l'amministrazione alla vita quotidiana - ha aggiunto - mettendo così anche un paletto significativo di riferimento per l'opera delle successive generazioni di amministratori, indipendentemente, questo, dalla loro collocazione politica ed ideologica".
Ecco il testo integrale dell'omelia
L'arrivo della bara e l'inizio della cerimonia
L'arrivo della bara e l'inizio dei funerali. A fine video le strette di mano tra Salvini, Zaia, Nordio e il sindaco Conte
Funerale di Gentilini, l'arrivo dalla bara e l'inizio della cerimoniaIl corteo funebre a San Nicolò, inizia la messa
Il corteo funebre è arrivato a San Nicolò, secondo le prime stime in chiesa ci sono almeno duemila persone e tante sono rimaste fuori ad attendere l'arrivo del carro funebre. Tra i big i ministri Salvini e Nordio, il sottosegretario alla Giustizia Ostellari. Una quarantina i sindaci con la fascia tricolore.
L'ingresso del feretro di Gentilini nel Tempio di San Nicolò (foto Enrico Colussi/Fotofilm)Tricolore e bandiera della pace per salutare Genty
All'altezza di piazza Pio X, una donna si è affacciata dal terrazzo al passaggio del corteo funebre sventolando un tricolore e una bandiera della pace per salutare lo Sceriffo.
Salvini alle esequie: "Gentilini un modello"
"Gentilini è stato un esempio, un modello, un grande sindaco che ringraziamo. Siamo qua a onorarlo": così il vicepremier Matteo Salvini appena arrivato a San Nicolò per l'addio a Giancarlo Gentilini.
Salvini ricorda Gentilini: "Se c'era qualcosa che non andava si faceva sentire anche con me"In piazza dei Signori la sosta del feretro e i rintocchi della torre civica
Il feretro in piazza dei Signori si è fermato all'altezza di vicolo Barberia. La campana della torre civica suona a morto. La piazza gremita ma completamente silenziosa ha ascoltato i rintocchi, poi l'applauso e il corteo che procede verso il Calmaggiore e piazza Duomo.
I rintocchi della torre civica per l'addio allo Sceriffo GentiliniVia al corteo funebre attraverso i luoghi simbolo di Treviso
Il corteo procede a passo d'uomo, con le moto della polizia locale in testa, il carro funebre, l'auto con la famiglia Gentilini. A seguire il sindaco Mario Conte con gli Alpini. La prima tappa è in piazza San Vito.
La testa del corteo funebre lascia Ca' SuganaIl feretro lascia Ca' Sugana con un applauso
Il feretro di Gentilini esce da Ca’ Sugana accompagnato da un applauso, tantissima gente fuori dal municipio.
L'applauso fuori da Ca' Sugana per il feretro di GentiliniBrindisi fuori da Ca' Sugana prima della partenza del feretro
Alcuni Alpini hanno dato vita a un brindisi fuori da Ca' Sugana prima della partenza del feretro, al grido di "Viva Giancarlo!".
Chiusa la camera ardente in municipio
Con mezz'ora di ritardo rispetto alla tabella di marcia a causa dell'afflusso di cittadini proprio all'ultimo momento, è stata chiusa la camera ardente di Gentilini in municipio.
Già tantissima gente a San Nicolò
Manca oltre un'ora e un quarto alla celebrazione del funerale, a San Nicolò c'è già tantissima gente che attende l'arrivo del feretro di Giancarlo Gentilini sia all'interno che all'esterno del Tempio dove il vescovo celebrerà il funerale.
Alla camera ardente passate oltre 600 persone
Nelle quattro ore di apertura della camera ardente a Ca' Sugana sono passati oltre 600 cittadini, volti noti e non. Tra gli altri sono passati l’assessore regionale Federico Caner, un volto storico della politica come Fulvio Pettenà, l’ex sindaco di Mogliano Giovanni Azzolini, il presidente dell’Uc Trevigiani Renato Barzi, il maestro Diego Basso.
Il ricordo dell'Ombralonga
Gigi Gazzotti, patron dell’Ombralonga, ha reso omaggio al feretro di Gentilini lasciando sulla cassa una stoffa con il logo della storica e divisiva manifestazione sostenuta dallo Sceriffo.
Gli Arditi d'Italia ad attendere il feretro
Ad attendere l'uscita del feretro da Ca' Sugana anche una rappresentanza della Federazione nazionale Arditi d'Italia.
Il titolare dei "Due Mori": "Genty ha trascorso una vita nel mio locale"
Il ricordo di Renato Zanco della trattoria Due Mori, scelta abitualmente da Gentilini per pranzare, ma anche come "ufficio esterno" per incontrare i cittadini: "Perdo un padre, un fratello, un amico. Una vita qui da me. Ha cambiato il volto di Treviso”.
La carezza della vedova al feretro
La vedova di Giancarlo Gentilini, Maria Assunta Pace, è arrivata in municipio e ha accarezzato il feretro del marito.
Marcon: "Era il sindaco con la S maiuscola"
A Ca’ Sugana anche Stefano Marcon, presidente della Provincia (“Salutiamo il sindaco con la S maiuscola”), l’ex assessore comunale Sergio Marton e l’attuale consigliera comunale del Pd Antonella Tocchetto.
Il presidente della Provincia Stefano MarconL'ex allenatore Cavasin: "Il Treviso Calcio lo ricordi in qualche modo"
“Prima di ogni partita veniva in spogliatoio a motivare la squadra. Spero il Treviso Calcio possa ricordarlo in qualche modo”. Così Alberto Cavasin, allenatore del Treviso quando era in Serie A.
L'ex allenatore Cavasin: "Genty motivatore, ci diceva: 'Semo el Treviso: cuor, cuor, cuor'"Almeno 500 persone in mattinata alla camera ardente
Già oltre cinquecento persone in mattinata hanno reso omaggio a Ca' Sugana al feretro di Giancarlo Gentilini. La camera ardente è aperta dalle 10 e ci sarà tempo fino alle 14.
Il ricordo della moglie: "La lirica, il pollo in umido, la Juve e l'aperitivo ai Trecento"
Il Gentilini privato nei ricordi della moglie Maria Assunta Pace, sposata in seconde nozze dopo essere rimasto vedovo: "Nel lavoro appariva come una persona perentoria e molto esigente, penso a quando andava a controllare che nei cantieri fosse tutto in ordine. Dietro quell'immagine, però, c'era altro".
Sul registro delle condoglianze: "Ci manca già la tua risata"
Tra i cittadini a Ca' Sugana anche Renato Stefani, 90 anni, massaggiatore di tanti ciclisti (da Toni Bevilacqua ad Antonio Maspes): “Ci manca già la tua risata”, il pensiero sul registro delle condoglianze. In fila pure Margherita Sagramora, sindaca di Zero Branco dal 2004 al 2009: “Mi ha incoraggiata nell’esperienza amministrativa”.
Carla Pinarello: "E' finita un'epoca"
Carla Pinarello, figlia di Nani, alla camera ardente a Ca' Sugana: "Mio papà era molto amico di Genty, oggi finisce un’epoca. Gentilini ha fatto tanto per la città”.
Alla camera ardente anche il venditore di rose amico di Genty
Miah Bahar, di origini bengalesi, da 27 anni a Treviso, venditore ambulante di rose in centro, è passato a Ca' Sugana per un ultimo saluto a Gentilini: "Lo conoscevo da anni, ci salutavamo sempre. Una brava persona".
Una rosa per Genty dal venditore ambulante bengalesePolitici e volti noti della città a Ca' Sugana
All’omaggio al feretro di Gentilini, a Ca’ Sugana, volti noti e tanta gente comune: l’attuale giunta al completo con il sindaco Mario Conte, amici di vecchia data come Bepi Basso e Mauro Michielon, agenti della municipale di ieri e oggi, dirigenti del Comune in pensione come Maurizio Vanin.
L'omaggio del sindaco Mario ConteE gente comune, baristi e negozianti del centro, cognomi noti della città: da Ermes Pezzato dell’omonima osteria a Stefano Mazzoli, passando per Carla Pinarello, figlia di Nani, fondatore della grande azienda della bici e grande amico di Genty.
L'omaggio dei trevigiani all'ex sindaco
E' iniziato l'omaggio dei trevigiani al feretro di Giancarlo Gentilini nell'atrio di Ca' Sugana. I cittadini entrano alla spicciolata e sostano davanti alla cassa per qualche istante di raccoglimento. La camera ardente è aperta fino alle 14, poi il corteo funebre.
Sul feretro la fascia tricolore e la sciarpa del Treviso Calcio
La fascia tricolore sul feretro per ricordare i lunghi anni in amministrazione, la sciarpa del Treviso Calcio a richiamare la passione per i colori biancocelesti. E poi una semplice composizione floreale nei colori della bandiera italiana. A fianco, il cappello da Alpino. La salma di Gentilini è in municipio a Treviso per l'omaggio della città.
L'arrivo del feretro di Gentilini a Ca' SuganaIl feretro a Ca' Sugana, vicino c'è il cappello da Alpino
Familiari, amici, alpini, dipendenti comunali, gente comune. C'erano tutti all’ingresso a Ca’ Sugana del feretro di Giancarlo Gentilini. La camera ardente, nell’atrio del municipio e sotto la scalinata, resterà aperta fino alle 14. Accanto alla bara, il cappello da Alpino.
I big della politica attesi alle esequie
Ci sarà il vicepremier Matteo Salvini, segretario della Lega, e con lui il ministro della Giustizia, il trevigiano Carlo Nordio. E poi i sottosegretari padovani Massimo Bitonci e Andrea Ostellari. Non confermati il ministro Giancarlo Giorgetti e il presidente della Camera Lorenzo Fontana.
Ci sarà il presidente del Veneto Luca Zaia con parte della giunta e i consiglieri regionali, non solo trevigiani. Ci sarà Alberto Stefani, segretario regionale della Lega, con diversi big veneti. Carroccio all’appello anche con i suoi sindaci, leghisti del presente e del passato come Toni Da Re o Flavio Tosi, ex sindaco di Verona ora in Forza Italia.
Il sindaco Conte guiderà l’amministrazione attuale con la giunta, anche come presidente di Anci Veneto. E poi i consiglieri dei Trecento.
Il percorso del corteo funebre
Alle 14 il feretro lascerà il Municipio accompagnato da una rappresentanza degli Alpini, dietro i familiari, la politica trevigiana, veneta e le annunciate rappresentanze nazionali leghiste; con loro i cittadini che vorranno unirsi lungo un percorso lento tra le vie del centro storico con pausa sotto la torre civica, che suonerà alcuni rintocchi di omaggio.
Il percorso del corteo è stato definito dopo un confronto anche con le forze dell’ordine che dovranno controllarlo. Il corteo funebre seguirà via del Municipio (il traffico sarà interrotto da San Francesco) verso piazza San Vito, da lì salirà verso piazza Indipendenza e piazza dei Signori per i rintocchi, Calmaggiore, piazza Duomo, via D'Annunzio, piazza Pio X e piazza Vittoria, per poi percorrere via San Nicolò fino all’ingresso del tempio. Le strade verranno temporaneamente interdette alla circolazione per il corteo. Attese oltre duemila persone.
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