Maestra d’asilo si spoglia su OnlyFans, la Fism: «Un codice etico per le insegnanti»
Un’educatrice della provincia di Treviso scoperta a spogliarsi online sulla piattaforma a pagamento, scoppia la polemica in una scuola dell’infanzia parrocchiale. Il parroco: «Prenderemo i provvedimenti opportuni»

Codice etico per le maestre d'asilo per disciplinare il comportamento sui social: la proposta della Fism (Federazione italiana scuole materne d'ispirazione cattolica) della Marca sarà votata nell'assemblea del 30 marzo.
Un cambio di passo ritenuto urgente anche dall'Andis (Associazione nazionale dirigenti scolastici), che già da tempo ha introdotto un codice etico per i suoi associati, evidenziando come il mondo della scuola (tutto) non goda oggi di un decalogo comportamentale per i docenti legato a web e social.
Il tutto diventa di stretta attualità dopo che è emerso che una maestra di un asilo parrocchiale dell'hinterland trevigiano ha una seconda vita su OnlyFans (piattaforma social che permette di monetizzare i contenuti) fra foto erotiche e pose disinibite, attività scoperta da alcuni genitori e finita presto sul tavolo dei vertici dell'asilo.
Il parroco, al tal proposito, «si riserva, dopo i dovuti approfondimenti, di prendere i provvedimenti opportuni sulla vicenda, auspicando sia rispettata la riservatezza delle persone, a tutela della serenità di tutta la comunità educante».
Simonetta Rubinato, presidente Fism Treviso, attacca: «Condotta profondamente lesiva dell’immagine dell’azienda per cui si lavora. Se un'insegnante decide nella sua sfera di libertà personale e nel tempo libero di pubblicare foto su OnlyFans, perché lo fa segretamente? Perché lei stessa ritiene che questo non sia compatibile con il delicato ruolo che svolge. Tanto più questo vale per un'insegnante, che è tenuta a un maggiore decoro e riservatezza anche nella vita privata».
Mercoledì la Fism faceva sapere di «non aver ricevuto nessuna segnalazione dai genitori», ma in giornata ci sono stati contatti fra la Diocesi di Treviso da cui dipende l'asilo (la vigilanza sulle paritarie spetta comunque all'Ufficio scolastico provinciale) e il parroco investito, suo malgrado, dalla vicenda.
Una curiosa tempistica - al di là dell'iniziativa di Fism - vuole che proprio in questo periodo un codice etico sia comunque allo studio del ministero dell'Istruzione: se qualche istituto ha provato a sopperire intanto con regolamenti interni (patti digitali per docenti, alunni e famiglie), il caso rimbalzato nelle cronache nelle ultime ore ammonisce come sia necessario fare chiarezza.
Paola Bortoletto, presidente nazionale Andis (Associazione nazionale dirigenti scolastici), preside in pensione e psicopedagogista, dà un giudizio tranchant: «Pubblicare foto su OnlyFans non è un comportamento compatibile con l'insegnamento a minori. Nell'era dell'informazione globale, tutto diventa pubblico. L'istituzione di un codice etico legato ai social è proprio ora al vaglio del ministero dell'Istruzione, sulla scorta delle linee guida dettate l'anno scorso dall'Europa. Qualche scuola ha supplito con regolamenti interni, ma il caso dell'asilo parrocchiale ci ricorda come sia urgente intervenire su certi ambiti».
La questione del codice etico sarà pure affrontata, proprio questa settimana, a Didacta, la fiera della didattica di Firenze.
Tornando sul caso dell'asilo parrocchiale, Rubinato pone l'accento anche su un altro aspetto: «È consigliabile che vicende così delicate siano affrontate con la dovuta riservatezza nelle sedi opportune, per non rischiare di ledere diritti che hanno a che fare con la sfera personale e privata di dipendenti».
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