Scomparso da 20 giorni, il corpo trovato nel fiume a Imola: Daniele aveva 34 anni
Daniele Mocellin era residente ad Altivole, nel Trevigiano. I genitori avevano lanciato un appella a Chi l’ha visto? Il cadavere è stato recuperato nel torrente Santerno, non presentava segni di violenza. Disposta l’autopsia

Non dava notizie di sé dal 2 aprile scorso: purtroppo hanno avuto un tragico epilogo le ricerche di Daniele Mocellin, 34 anni, originario di Poggiana di Riese, ma residente ad Altivole dopo il matrimonio da cui sono nati quattro figli.
Il corpo senza vita è stato recuperato nelle acque del fiume Santerno a Imola, martedì verso le 19.30 dai vigili del fuoco di Bologna. Era incastrato in uno degli sbarramenti fluviali in corrispondenza del ponte della ferrovia, in via Graziadei.
L’allarme era stato dato da un passante: sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco con il nucleo sommozzatori e i carabinieri di Imola che hanno avviato le indagini, coordinate dal pm Marco Imperato. L’autopsia, per fare chiarezza su tempi e circostanze della morte, sarà eseguita oggi.
La certezza che si trattasse del corpo di Mocellin è arrivata nella serata di mercoledì. I familiari avevano lanciato per lui un appello anche nell’ultima puntata di “Chi l’ha visto?”.
Sono state la stessa trasmissione e l’associazione Penelope Veneto, che si occupa di persone scomparse, a diffondere la notizia, attraverso i loro profili social, che il corpo ripescato nel Bolognese era del 34enne.
Dalle prime informazioni, il cadavere non presentava segni di violenza e gli investigatori tendono a escludere il coinvolgimento di altre persone nel decesso. I familiari dell’uomo sono assistiti dagli avvocati Jeannette Baracco e Stefano Tigani di Penelope Veneto e dall’avvocata Barbara Iannuccelli di Penelope Emilia-Romagna.
Daniele Mocellin, che stava vivendo un momento di particolare fragilità che la famiglia non ha nascosto nel corso dell’appello televisivo («Pensava di essere perseguitato»), si era allontanato da casa il 2 aprile a bordo della sua auto, una Renault Scenic di colore nero: indossava jeans di colore blu scuro e felpa di colore chiaro. L’auto era stata ritrovata poi il 12 aprile a Castelfranco, chiusa, nel park del centro commerciale I Giardini del Sole.
La mamma Rosanna, sempre nel corso di “Chi l’ha visto?”aveva riferito di una sua chiamata alle due di notte del giorno della scomparsa, cui però non ha potuto rispondere perché aveva il telefono spento.
Sempre i familiari avevano riferito in diretta che Daniele era stato visto due volte a Imola e anche a Tavola, in provincia di Prato. Come sia arrivato in queste due località, visto che l’auto era stata lasciata a Castelfranco (chiusa, con i sedili posteriori ribaltati, cosa che può essere giustificata dal fatto che spesso trasportava materiali ingombranti, «sembrava parcheggiata di fretta» ha riferito la sorella Daniela) rimane un mistero: tra le ipotesi quella di uno spostamento in treno, anche in considerazione del fatto che comunque con sé aveva denaro contante.
Ma allora non si spiega perché l’auto sia stata lasciata al centro commerciale piuttosto che a quello della stazione ferroviaria di Castelfranco. Ora si attende l’esito dell’autopsia per fissare data e luogo dei funerali.
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