È morto Tommaso Tommaseo Ponzetta, il chirurgo del primo trapianto cuore-reni
Si è spento a 96 anni. Con Vincenzo Gallucci eseguì a Padova il primo trapianto cuore-reni in Europa. Per 23 anni è stato primario a Treviso
![Tommaso Tommaseo Ponzetta](https://images.corrierealpi.it/view/acePublic/alias/contentid/1gyton5p88ztcw6eso4/0/whatsapp-image-2025-02-01-at-14-20-01-jpeg.webp?f=16%3A9&w=840)
Addio a Tommaso Tommaseo Ponzetta, il chirurgo che effettuò per la prima volta in Europa il doppio trapianto di cuore e reni. Una lutto non solo per il mondo della medicina, ma anche per Ponte di Piave (paese di origine) e Salgareda (dove si era trasferito).
Il 96enne si è spento serenamente nella notte tra venerdì 31 gennaio e sabato 1° febbraio. Ponzetta era stato per 10 anni del professore Pietro Valdoni, il caposcuola della chirurgia italiana che il 14 luglio del 1948 salvò la vita al leader del Partito Comunista, Palmiro Togliatti, raggiunto da tre colpi di pistola sparati dallo studente Antonio Pallante. Tommaseo Ponzetta in 40 anni di ospedale, 23 dei quali passati come primario a Treviso, specializzato in chirurgia generale e toracica, ha totalizzato oltre 20mila interventi.Nel 1985 a Padova con il collega Vincenzo Gallucci portò a termine il primo doppio trapianto cuore-reni in Europa.
Amico fraterno dello scrittore vicentino e pontepiavense di adozione, Goffredo Parise, lo fece partecipare ad un intervento di rimozione di un tumore. Un'esperienza che colpì profondamente lo scrittore vicentino che in gioventù si era iscritto alla facoltà di medicina per poi abbandonarla.
Un'amore nei confronti della scrittura che venne alimentata da Parise che consigliò al chirurgo di operare meno e scrivere di più. Un consiglio che venne accolto con favore e che portò Tommaseo Ponzetta a pubblicare più di un libro sulla sua vita, riflessioni e racconti.
Dopo la pensione raggiunta nel 1996 ha dedicato tutto il tempo alla moglie Noemi, sposata nel 1957, hai tre figli e i quattro nipoti.
Nel 1987 l'amministrazione di Ponte di Piave gli ha dato la cittadinanza onoraria, mentre l'anno scorso un ulteriore riconoscimento consegnato dal ministro Carlo Nordio, amico del chirurgo.
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