Chioggia, nuovi ormeggi per potersi immergere e ammirare le Tegnùe
Nel 2025, la Zona Speciale di Conservazione delle Tegnùe avvierà un progetto finanziato dal Pnrr, con l’obiettivo di aumentare i punti di immersione e recuperare le reti dismesse

Tre nuovi punti di immersione con nuove boe per le Tegnùe. La Zona speciale di conservazione, che ha avviato il percorso per il riconoscimento di sito Unesco, nel 2025 avvierà un nuovo progetto dell’Ispra, finanziato dal Pnrr, che permetterà di aumentare i punti di interesse per i sub e di recuperare reti dismesse che compromettono i fondali.
Ne ha dato comunicazione ai soci il presidente Piero Mescalchin nella tradizionale lettera di bilancio dell’anno in chiusura e di prospettive per quello nuovo.
«Nel 2024», scrive il presidente, «si sono consolidate molte novità, tutte positive, cominciando dall’ultima, il cambio di sede con il trasferimento all’hotel Le Tegnue, a cui ci lega un’amicizia con la proprietà da tanti anni. È stato anche l’anno del passaggio al Comune della gestione diretta della Zsc che ormai è molto più vicina a un’Area marina protetta e questo comporta la necessità di avere un organo di gestione.
Si spera che la situazione migliori con un maggior controllo e con la consapevolezza dei pescatori tutti che ora le Tegnue sono un patrimonio della città e non possono più essere usate come discarica di rifiuti della pesca».
Da anni, finiti i fondi stanziati dalla Regione al Comune, i volontari dell’associazione provvedevano a ripristinare il campo boe per non privare i subacquei della possibilità di immergersi.
«Lo scorso anno con la gestione passata al Comune», precisa Mescalchin, «è intervenuta la Fondazione della pesca che ha provveduto alla copertura totale delle spese per la posa in opera delle 11 boe di ormeggio. Quest’anno ci sono stati meno incidenti e solo tre boe sono mancate nel periodo freddo. Nel 2025 grazie a un finanziamento del Pnrr sarà invece l’Ispra a occuparsi della manutenzione dei punti di ormeggio, ma non solo. Verranno varate altre tre nuove boe nell’area principale. Non si sa ancora se saranno fruibili ai subacquei o solo esclusivamente per la ricerca. È prevista, sempre dal programma Ispra, un’operazione di recupero di reti smesse. Ho proposto di usufruire dei percorsi esistenti e nel contempo verificarne la condizione e eventualmente la riparazione. Chiedo sempre, perché è determinante, il sostegno dei club subacquei e diving, che gestiscono i percorsi, di continuare a collaborare perché il loro lavoro rimane insostituibile».
Nel 2025 continuerà anche l’attività di divulgazione nelle scuole, dalle materne ai licei, ripresa negli ultimi anni per le numerose richieste. Rinnovato anche il sito, https: //www. tegnue. it, con i dati e il materiale fotografico accumulato in 23 anni di attività dell’associazione.
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