Risoluzione pro Ventotene approvata all’unanimità: in Veneto FdI si allinea ai progressisti
Il consiglio regionale ha votato il testo europeista dopo un lungo dibattito. Esultano le opposizioni, FdI in Veneto non segue la sua leader politica

Il consiglio regionale del Veneto approva all’unanimità la risoluzione europeista che loda il manifesto di Ventotene e il lavoro dei padri fondatori. Dopo un dibattito di oltre due ore, con Fratelli D’Italia che aveva presentato un emendamento per togliersi dall’impiccio ideologico dopo la sfuriata della premier Meloni, è stato approvato un testo che riprende in toto quello originario. E forse è pure più netto.
Dunque FdI in Veneto non segue la sua leader politica e sposa le modifiche del fronte progressista. Miracolo inatteso per le opposizioni che esultano, dopo una trattativa dai toni aspri.

Le reazioni
«Tanto parlar su Ventotene per nulla. Fortunatamente, per dare pace a questa faccenda dove c'è chi ha sguazzato in lungo e in largo nel suo unico modo di fare politica, ovvero la polemica, è stato trovato un buon punto di mediazione con un efficace emendamento modificativo del testo della tanto discussa Risoluzione sull'Europa. Il vecchio documento presentato l'anno scorso andava semplicemente attualizzato alla luce dei fatti, e tutto è stato fatto nella forma corretta. Lo dimostra il voto dell'aula e l'impegno e la maturità di tutta la maggioranza e di Fratelli d'Italia nel voler formulare un documento importante e alla fine condiviso da tutti».
Così il capogruppo del partito di Meloni a palazzo Ferro Fini, Lucas Pavanetto che interviene con il collega Casali direttamente sulla questione dopo la presentazione dell'emendamento.
«A nome del gruppo ringrazio il collega Marzio Favero, primo firmatario, e i colleghi di maggioranza che hanno condiviso, nell’ottica del lavoro di squadra, questa iniziativa di mediazione e precisazione proposta da Fratelli d’Italia. Per specificare era giusto precisare con l'atto di oggi, che del manifesto di Ventotene si prende in considerazione solo la parte “federalista” tenendo fermo ciò che c'è di coerente in quei concetti, ma rigettando, come ha sottolineato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, le parti mai condivise ed incondivisibili che riguardano la libertà sulla proprietà privata e altri concetti ispirati agli anni '40 del secolo scorso».
Dal canto suo la capogruppo dem, Vanessa Camani, dichiara: «Le parole pronunciate alla Camera pochi giorni fa dalla premier Meloni hanno fatto emergere una grave mistificazione della storia. Riformulando in Aula l’emendamento presentato da Fratelli d’Italia, che pure avevano sottoscritto l’anno scorso questa risoluzione, abbiamo rimesso al centro un’idea di Europa solidale e federalista, fortemente ancorata al Manifesto di Ventotene».
Prosegue: «Abbiamo assistito in questi giorni, da parte della premier Meloni, al tentativo di demolizione ideologica del Manifesto di Ventotene, omettendo volutamente il fatto che quel documento venne scritto da chi si ritrovava in esilio ai tempi del fascismo. Oggi l’Aula del Consiglio regionale restituisce a quel Manifesto il ruolo di punto di riferimento della nuova Europa, non più come solo luogo dell’economia dove vendere i prodotti italiani e veneti ma quale soggetto politico. Ad Altiero Spinelli, tra i firmatari di quel manifesto fondativo, è dedicato l’ingresso principale del Parlamento europeo. Un riconoscimento irrinunciabile, a maggior ragione oggi, tempo in cui la sfida della costruzione di una comunità di popolo basata sulla solidarietà e la coesione è nelle mani di troppi governi sovranisti».
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi