Anas accelera sulla Romea: a maggio i primi cantieri
Via ai lavori sulla statale nel tratto veneto compreso tra Marghera e Chioggia. I sindaci chiedono di deviare i Tir in A14 e un commissario

Apriranno a maggio, fa sapere Anas, i primi cantieri di peso per la messa in sicurezza della strada statale Romea nel tratto veneto compreso tra Marghera e Chioggia. Il più importante riguarda la realizzazione della rotonda all’altezza del ponte di Lughetto, progetto approvato dal Comune di Campagna Lupia già nel luglio del 2022.
L’altro intervento previsto, tra maggio e giugno, riguarda invece la realizzazione e sistemazione di alcune piazzole di sosta a Mira e Chioggia. Rotonda di Lughetto e piazzole sono due dei nove interventi che Anas classifica come «di prossimo avvio» per un valore di 38,7 milioni di euro che includono la realizzazione di altre rotatorie, ad esempio a Mira, in corrispondenza degli incroci ritenuti più pericolosi.
I sindaci sono fiduciosi ma anche cauti perché negli anni passati sono state troppo le promesse non mantenute. E nel frattempo lungo la Romea si continua a morire. Quattro croci negli ultimi dieci giorni.
Per questo ci si interroga su cosa, oltre agli interventi programmati da Anas e attesi da tempo, si possa fare. Tra tutor e tir da spostare altrove. In attesa di un miraggio chiamato Nuova Romea.
«Tutor lungo tutta la statale»
L’idea è del sindaco di Campagna Lupia, Alberto Natin. «Dobbiamo essere onesti: il vero problema della Romea è la velocità. L’unica soluzione sono i tutor perché i controlli con i carabinieri o la polizia non si possono fare perché mancano le piazzole da dove poterli fare. A Lova abbiamo installato l’autovelox (in direzione Venezia, ndr) e i risultati si vedono. I tutor obbligherebbero tutti, camionisti e automobilisti, a non correre».
A maggio arriveranno i lavori della rotonda di Lughetto.
«Quando la vedrò, ci crederò», dice Natin, «e certo sarò molto soddisfatto: è da dieci anni che se ne parla. Permetterà di rendere più sicura l’immissione per chi entra in Romea da Campagna Lupia o da Camponogara. Ci sono i progetti per altre due rotatorie agli incroci di Lugo e Lova, ma le risorse nelle casse dell’Anas non sono sufficienti».
«Camion sull’A4 e commissario»
Il sindaco di Mira, Marco Dori, sposa l’idea lanciata rilanciata da Chioggia. «Dobbiamo deviare il traffico pesante che passa per la Romea per la strada Brentana, lungo l’A4 con una tariffa agevolata del pedaggio. Lo sappiamo tutti che molti camionisti preferiscono la Romea all’A4 per non pagare il pedaggio, oltre che per risparmiare chilometri».
«Se si fa altrove, perché non qui?», si chiede il sindaco di Mira, «gli utili di Cav vengono usati per ripagare la Pedemontana? Io credo che una parte dovrebbe essere utilizzata per il territorio, abbassando i pedaggi dei mezzi pesanti. Detto questo in Italia c’è un commissario per tutto. Forse a questo punto ci sarebbe bisogno di un commissario per la Romea, così da accelerare i tempi degli interventi di cui parliamo da anni».
A Mira, per esempio, si attendono due rotatorie agli incroci di Giare e all’altezza di Lando anche se il primo cantiere a essere aperto, probabilmente entro la fine dell’anno, sarà la bretellina di Malcanton.
«Aspettiamo i dati sul traffico»
Il trasferimento dei mezzi pesanti sull’A4 non convince il sindaco di Chioggia, Mauro Armelao. «Al momento non c’è alcuna norma che ci consenta di farlo. La situazione della Romea e dell’A4 è molto diversa rispetto a quella segnalata dai comitati dove c’è un’autostrada che corre esattamente parallela alla statale».
Il riferimento è all’Aurelia dove durante la stagione estiva il traffico è interdetto ai mezzi pesanti, obbligati a imboccare l’A12.
«In ogni caso per aprire una riflessione su questo argomento è opportuno aspettare lo studio sul traffico pesante sulla Romea commissionato dalla regione Veneto e che l’assessore Elisa de Berti dovrebbe presentarci entro fine aprile. A quel punto potremo capire chi sono e dove vanno i camion che transitano lungo la Romea».
Quanti sono i tir di attraversamento e quanti caricano e scaricano in zona.

Via Padre Venturini, divieto di svolta
C’è un incrocio però sul quale è possibile intervenire subito. Ed è l’incrocio tra via Padre Venturini e la Romea. L’immissione a sinistra, verso Ravenna, impegna tutta la carreggiata ed è tra le più pericolose del tratto di Chioggia. «Stiamo predisponendo in queste una lettera da inviare all’Anas», anticipa Armelao, «per chiedere l’autorizzazione a vietare la svolta a sinistra in Romea per chi proviene da via padre Venturini e da via Foscarini»
La programmazione di Anas
Lungo il tratto veneto della Romea sono previsti 57 interventi per un investimento complessivo di 184 milioni di euro: 19 sono stati conclusi (per 37, 5 milioni), 9 sono in corso 9 per 28, 6 milioni di cui 7 per 23 milioni relativi al tratto Venezia-Chioggia e 10 sono quelli indicati come «di prossimo avvio» per 40, 7 milioni di euro di cui 9 cantieri sono previsti tra Venezia e Chioggia.
I lavori conclusi hanno riguardato prevalentemente la manutenzione straordinaria e il risanamento di ponti (Canale Brenta, Gozzi, Canale Trezze, Montalbano, Brenta, Adige, Stecche). Tra quelli in corso vi sono l’installazione di sistemi tecnologici per l’info-mobilità e la sicurezza (Smart Road), la fornitura e posa di barriere acustiche, la sostituzione e il ripristino di barriere di sicurezza.
Ci sono anche la messa in sicurezza del Ponte transalgunare di Chioggia e del ponte della Fossetta. Tra quelli in programma le rotonde di Lughetto e Mira. «Sperando», dicono i sindaci, «che sia la volta buona».
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