Dà fuoco alla casa dell’ex: arrestato con la tanica di benzina
Incendio doloso in una casa a Vedelago. Si erano lasciati da pochi mesi e lui aveva preannunciato una vendetta. La donna l’ha incontrato tornando nell’abitazione
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«Ti faccio saltare in aria la casa». Inizia con questo messaggio di minacce su WhatsApp l’escalation violenta dell’uomo, sulla sessantina, che sabato pomeriggio ha incendiato l’ingresso dell’abitazione dell’ex compagna, a Vedelago.
I carabinieri lo hanno arrestato poco dopo aver appiccato il rogo mentre stringeva ancora la tanica di benzina fra le mani.
L’allarme dei vicini
L’allarme è scattato attorno alle 15.30, quando i vicini di casa hanno visto fiamme e fumo levarsi dalla porta di casa della vittima che in quel momento si era assentata per fare visita alla madre, la stessa che il giorno precedente aveva ricevuto l’inquietante avvertimento rivolto alla figlia.
In pochi minuti sul posto sono accorse due squadre dei vigili del fuoco da Treviso e Castelfranco che in prima battuta si sono assicurati di mettere in salvo gli animali domestici, tre gattini, rimasti intrappolati nel rogo. Sul posto anche due pattuglie dei carabinieri di Vedelago e Castelfranco che hanno accertato fin da subito la natura dolosa dell’incendio.
La tanica di benzina
Avvisata a sua volta dai vicini, la padrona di casa, una quarantenne del posto, si è precipitata a Vedelago con il terribile presentimento che dietro l’incendio ci fosse proprio quell’uomo a cui da mesi non era più legata e che di recente aveva manifestava atteggiamenti persecutori nei suoi confronti.
La conferma è arrivata di lì a poco, quando la donna ha incrociato lo sguardo del suo aguzzino in piedi, alla fermata dell’autobus con cui sarebbe tornato a Castelfranco, dove risiede. D’istinto lo ha raggiunto e fra i due c’è stata una colluttazione interrotta solo dall’arrivo dei carabinieri, chiamati dalla stessa vittima per impedire la fuga dell’uomo. Al momento dell’arresto era ancora in possesso della tanica di benzina usata per appiccare le fiamme.
Un gesto premeditato
Stando alle prime informazioni pare che il sessantenne fosse già destinatario di misure restrittive emesse a tutela della ex consorte. Una circostanza che aggraverebbe ulteriormente la sua posizione. Circa un’ora prima che divampassero le fiamme i vicini, alcuni a conoscenza della delicata situazione con cui la padrona di casa conviveva, hanno notato l’uomo che si aggirava nelle vicinanze della bifamiliare, con atteggiamento sospetto. Come se fosse impegnato in un giro di ricognizione prima di mettere in atto un piano ben preciso.
Un piano già scritto in quei messaggi vocali minatori acquisiti dalle forze dell’ordine. Fra questi testimoni, c’è chi l’avrebbe fermato per tastare le sue vere intenzioni. A questi avrebbe risposto di trovarsi lì per «fare visita ad alcuni amici».
Poco dopo gli stessi vicini hanno visto la colonna di fumo levarsi dalla porta. L’arrestato ha infatti cosparso la soglia di casa con la benzina e poi ha appiccato le fiamme. Le modalità con cui ha agito sono ora oggetto di accertamento da parte degli inquirenti e dei tecnici dei vigili del fuoco che hanno lavorato fino alle 19 per mettere in sicurezza la casa, gravemente danneggiata dal fumo.
I tre gattini della donna, sottratti appena in tempo dalle fiamme, sono stati soccorsi con l’ossigeno. Ustionati e intossicati dal fumo, lottano per sopravvivere in una clinica veterinaria.
Le indagini
I carabinieri ora indagano per fare piena luce sulle circostanze dell’accaduto per chiarire le responsabilità del sessantenne e accertare il movente dell’attentato incendiario che si inserirebbe in un contesto di vessazioni e minacce nei confronti dell’ex consorte.
L’episodio di Vedelago ricade nell’ambito del codice rosso, la normativa che regola casi di maltrattamenti in famiglia, stalking, violenza sessuale e in generale atti persecutori per cui sono previste procedure più rapide a tutela delle vittime.
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