Europee, Zaia: «Ha vinto Meloni, ma sui territori i numeri cambiano»
Per il presidente del Veneto «Domani è un altro giorno. Bisogna non farsi condizionare troppo in un’elezione che ha avuto una bassa affluenza alle urne e a in un tipo di elezione che affascina poco gli elettori»
Il presidente della Regione Veneto commenta i risultati delle elezioni europee a Nordest. Afferma a chiare lettere che il vincitore di questa tornata è Giorgia Meloni, ma smorza gli entusiasmi di Fratelli d’Italia.
«Ogni elezione è una storia a sé e domani sarà un altro giorno. Ho visto spesso exploit, in un mondo in cui i cittadini scelgono sempre più i leader», esordisce Zaia.
«Oggi la vincitrice di questa tornata è senza dubbio Giorgia Meloni. Ma io ho visto parecchie elezioni simili a queste: penso alla Forza Italia dei grandi risultati, ma anche l’enfant prodige Renzi che alle Europee del 2014 fece il 42% in Veneto e poi la Lega nel 2019 con il 49,9%. Ma domani è un altro giorno. Bisogna non farsi condizionare troppo in un’elezione che ha avuto una bassa affluenza alle urne e a in un tipo di elezione che è quello che affascina meno gli elettori».
Per Zaia le Europee sono un’elezione squisitamente politica.
Quanto a Vannacci Zaia aggiunge: «La politica si valuta sui risultati, se la Lega avesse preso il 5% con Vannacci candidati, tutti avrebbero parlato di un flop. Visto che abbiamo preso il 9,01%, il dato è superiore a quello delle politiche, non aggiungo altro.
Io penso che il profilo identitario è quello che premia sempre. Prova ne sia che i nostri sindaci, magari, usciranno comunque vincitori in territori in cui alle Europee abbiamo preso poco. Questi discorsi li sento dagli anni di Bossi: sui territori cambiano i numeri».
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