“I giovani itaiani ci sono: dietro a Tiberi tanto talento”: parola di Pozzato

Il vincitore della Sanremo, vicentino, e l’atmosfera al Giro: “Sul Grappa ci sono tifosi accampati da giorni ad aspettare la tappa”

Antonio Simeoli
Filippo Pozzato, 42 anni
Filippo Pozzato, 42 anni

PADOVA. Filippo Pozzato, 42 anni, vicentino, vincitore della Sanremo 2005 e ora organizzatore della Veneto Classic e di altre corse. Scherza. «Certo, se il comune di Padova paga per il Giro, non resta molto altro per noi. Ma la corsa rosa fa bene al ciclismo».
Cosa la stupisce del Giro?
«Tutta la gente che lo viene a vedere, è la magia del ciclismo. Sul Grappa da giorni ci sono già tifosi accampati. La Regione fa bebe a investire sul ciclismo. Noi puntiamo a entrare nel ciclismo che conta dopo la riforma del World Tour».
 

Mancano però squadre e sponsor italiani…
«Si tengono lontani dal ciclismo gli sponsor, non capisco il motivo. Forse il retaggio degli anni bui del doping, eppure guardate che spettacolo riesce a dare un fuoriclasse come Pogacar».
Cannibale?
«No, fuoriclasse. L’altro giorno avebbe pure voluto far vincere Pellizzari. È di un altro pianeta ma non lo scopriamo solo ora».
Ha detto di Pellizzari: c’è un po’ di azzurro in questo Giro.
«Pellizzari e Piganzoli, due ventenni. Poi Tiberi a un passo dal podio. Dicono che non abbiamo corridori. Vogliamo parlare di Milan? Avete visto che fisico? Dominerà le volate e anche le classiche».

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