Olimpiadi 2026, meno un anno alla partenza: Cortina diventa una regina
Viaggio nei luoghi che ospiteranno le gare della XXV Olimpiade a dodici mesi dall’inaugurazione. Sarà la seconda volta per la Regina delle Dolomiti: la prima fu nel 1956, nessuno in Italia ha fatto il bis
![Una gara delle Olipiadi di Cortina 1965](https://images.corrierealpi.it/view/acePublic/alias/contentid/1h14d08nbmv2b77kwsd/0/whatsappimage2025-02-04at115358.webp?f=16%3A9&w=840)
Un anno è un soffio di vento tra l’attesa e la memoria. Cortina vive così i mesi che mancano alla seconda Olimpiade di questo territorio. La prima fu nel 1956 ed è ricordata, tra le molte cose, anche per l’esordio televisivo.
Nessuna città o località italiana ne ha ospitate due, nemmeno Roma che pure aprì le sue porte nel 1960 e più volte ha corso da candidata autorevole. Cortina, dunque, è l’eccezione e, anche se questa volta organizza in abbinata con Milano, è destinata ad essere la regina della bellezza olimpica.
I Giochi dei tempi moderni hanno migliorato alcuni luoghi. Vent’anni fa, per esempio, l’Olimpiade arrivò a Torino e, anche allora, ad accompagnarla c’era una scia di scetticismo. Quindici giorni dopo lo splendore della città scintillava perché aveva assorbito la sapienza del cosmopolitismo, la miscela delle provenienze, il colore delle appartenenze.
Il mondo entrò in Piemonte ed era un mondo di gente che aveva aspettato quattro infiniti anni per giocarsi uno spicchio di vita. È la vita quella che sgorgherà a Cortina sulle piste e sul ghiaccio dietro ad uno stone, quella che troverà il meritato riposo al villaggio, quella che favorirà incontri e amori perché i Giochi sono pure sentimento, emozione, suggestione brivido.
Forse solo chi sa leggere anche i fremiti di Cortina e della sua enclave può intercettare che qualcosa di grande sta effettivamente arrivando.
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi