Manca un anno alle Paralimpiadi Milano Cortina: ecco cosa c’è da sapere
All’evento parteciperanno fino a 665 atleti che si sfideranno in sei discipline. Attesi oltre 400 mila spettatori, 300 mila in Veneto e 106 mila in Lombardia

Manca esattamente un anno ai Giochi Paralimpici Milano Cortina 2026. Un momento che è stato celebrato mercoledì 5 marzo a Milano durante l’evento “One year to go – Paralimpiadi 2026”.
Alla giornata hanno partecipato il presidente del Comitato paralimpico internazionale, Andrew Parsons, il presidente della Fondazione Milano Cortina e del Coni, Giovanni Malagò, e il vicepresidente della Fondazione Milano Cortina 2026 e presidente del Comitato italiano paralimpico, Luca Pancalli.
L’incontro ha visto protagonisti anche grandi atlete e atleti paralimpici, ora nel team di Fondazione Milano Cortina, come Martina Caironi (oro nei 100 metri piani alle Paralimpiadi di Parigi 2024), Andrea Macrì, Gabriele Lanza e Alessandro Andreoni della nazionale italiana di Para ice hockey ai Giochi di Beijing 2022, e il campione paralimpico di nuoto Simone Barlaam. Tra i nuovi ambassador annunciati in occasione dell’evento anche il campione cadorino René De Silvestro (sci alpino).
La manifestazione, che prenderà il via tra un anno, ha dato grande slancio agli investimenti pubblico/privati in termini di accessibilità: questo garantirà – a partire da Cortina – servizi dedicati e all’avanguardia.
Luoghi e numeri dell’evento
La Fiamma paralimpica inizierà il suo percorso il 24 febbraio e sfilerà nelle mani di 501 tedofori. Percorrerà 2 mila chilometri in 11 giorni e terminerà la sua corsa il giorno della Cerimonia d’apertura che sarà 6 marzo 2026 all’Arena di Verona.
La Cerimonia di chiusura, invece, sarà il 15 marzo allo Stadio del Ghiaccio di Cortina.
All’evento parteciperanno fino a 665 atleti che si contenderanno 79 medaglie d’oro (39 per gli uomini; 35 per le donne; 5 gare miste), e altrettante di argento e bronzo.
Le discipline paralimpiche nelle quali si sfideranno gli atleti sono: hockey su ghiaccio paralimpico (Milano); sci alpino paralimpico (Cortina); snowboard paralimpico (cortina); curling in carrozzina (Cortina), sci di fondo paralimpico (Val di Fiemme, Tesero) e biathlon paralimpico (Val di Fiemme, Tesero).
Gli adeguamenti inclusivi
I Giochi paralimpici saranno un evento all’insegna dell’inclusività e dell’accessibilità, con un impegno concreto per garantire la partecipazione di tutti, senza barriere.
L’esempio è stato dato durante le gare di Coppa del mondo femminile che si sono svolte a Cortina lo scorso gennaio. La finish area di Rumerlo è stata dotata di vie carrabili in poliuretano adatte a sedie a ruote, passeggini e altri ausili per la mobilità.
Nelle aree di arrivo e partenza delle navette dedicate a persone con disabilità sono state posizionate mappe tattili per facilitare l’orientamento delle persone cieche o ipovedenti, sia verso il parterre e le tribune che verso la Tofana Lounge.
L’indotto paralimpico
Secondo l’indagine sullo Sport System italiano realizzata da Banca Ifis, per le Paralimpiadi Milano Cortina 2026 sono attesi oltre 400 mila spettatori, 300 mila in Veneto e 106 mila in Lombardia, con un totale che potrà arrivare 1, 24 milioni di presenze, 915.000 in Veneto e 324.000 in Lombardia.
L’indotto previsto, inoltre, andrà a sfiorare i 200 milioni di euro. L’Italia, va sottolineato, è stato il primo Paese promotore delle discipline paralimpiche.
Nel 1957 infatti, grazie alle ricerche e all’attivismo di Antonio Maglio, lo sport paralimpico diventò realtà con il lancio delle prime Paralimpiadi estive di Roma 1960.
Un legame forte, quello tra l’Italia e le Paralimpiadi, che verrà sancito ancora una volta a Milano e Cortina.
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