Cabinovia Socrepes, Simico trasmette le integrazioni: ecco come sarà il tracciato ottimizzato
Consegnate in Regione le integrazioni richieste per la procedura di Valutazione d’impatto ambientale. Mercoledì 5 febbraio la valutazione in commissione tecnica
Continua la corsa contro il tempo per la realizzazione della cabinovia di Socrepes. Simico ha consegnato alla Regione le controdeduzioni alle osservazioni e chiarimenti per il rilascio del provvedimento di Valutazione di impatto ambientale.
La società, lo scorso 23 gennaio, aveva trasmesso una prima documentazione di approfondimento composta da numerose note tecniche riguardanti le tre stazioni (valle, intermedia e monte), l’ottimizzazione del tracciato, gli approfondimenti idraulici e numerosi altri aspetti.
Un pacchetto che non aveva del tutto soddisfatto la Regione, che attendeva della documentazione aggiuntiva. A distanza di cinque giorni, il 28 gennaio, Simico ha inviato ulteriori atti di approfondimento per integrare quanto trasmesso il 23 gennaio. I nuovi documenti riguardano una planimetria generale con sistemazioni esterne della stazione a valle, il terminal dei servizi di trasporto pubblico, i piani e la copertura del parcheggio-edificio servizi.
L’ottimizzazione del tracciato
La nota tecnica più importante riguarda la nuova ubicazione e la grandezza della stazione intermedia che modifica il tracciato. La struttura è stata ridotta di dimensione e traslata verso il bosco di Rutorgo, rimanendo al di fuori dell’area connessa a fenomeni di instabilità.
Queste modifiche, secondo EggsGroup Engineering Solutions, hanno migliorato l’efficienza tecnica, economica ed ambientale del progetto, risolvendo le osservazioni formulate dall’Autorità di Bacino il 6 dicembre 2024.
Le principali modifiche
Il documento evidenzia che le posizioni delle stazioni di monte e di valle rimangono invariate, mentre la stazione intermedia viene traslata di pochi metri verso l’alto, con i sostegni sono rimasti nelle posizioni originarie.
A seguito di queste modifiche, è stato rieseguito il calcolo di linea, ottenendo vantaggi tecnici e garantendo al contempo l’efficienza operativa dell’impianto, migliorandone l’integrazione nel contesto territoriale.
Dal confronto dei profili di linea emerge che il tracciato ottimizzato presenta un minore impatto visivo, in particolare nel primo tronco, che risulta ulteriormente mitigato dal bosco di Rutorgo-Rio Lacedel.
La fune della stazione di valle ha infatti una quota di partenza inferiore di 3,80 metri rispetto a quella prevista nel progetto del Proponente e quindi, di conseguenza, l’impianto nel primo tronco risulta mediamente più basso per tutta la sua lunghezza.
Ora si attende solo mercoledì prossimo, giornata nella quale la Commissione tecnica regionale per la Valutazione dell’impatto ambientale dovrebbe riunirsi per dare il via libera al progetto della cabinovia.
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi