Mattarella arriva a Fortogna e alla diga, e stasera l’orazione civile in 130 teatri

La cerimonia con il capo dello Stato trasmessa in diretta dalla Rai. Alle 21 partirà da Pirago la veglia di preghiera

La cerimonia commemorativa con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, questa mattina al cimitero di Fortogna prima e alla diga del Vajont poi, sarà il momento più solenne delle iniziative per il sessantesimo anniversario del disastro del Vajont. Al cimitero monumentale delle vittime l’arrivo del capo dello Stato è previsto alle 11, Mattarella è poi atteso alla diga alle 12. Il presidente della Repubblica verrà accolto dal presidente regionale, Luca Zaia.

Ad entrambi i siti sarà possibile accedere solo su invito, ma l’intera cerimonia sarà trasmessa in diretta su Rai1. La diretta televisiva, curata dal Tg1, è in palinsesto a partire dalle 10,45 di questa mattina e durerà un’ora e mezza. La cerimonia verrà seguita con la telecronaca di Nadia Zicoschi e di Alessio Zucchini. La commemorazione solenne sarà comunque solo il primo momento di una lunga giornata di commemorazioni, quella di oggi, a sessant’anni esatti dalla catastrofe.

A Longarone al centro culturale Parri, alle 14,30, ci sarà infatti il convegno di apertura della Settimana nazionale della protezione civile sul tema “Sguardi sul Vajont. Linguaggi e saperi a confronto sessant’anni dopo la catastrofe”, a cura del Dipartimento di Protezione Civile, Regione Veneto e Regione autonoma Friuli Venezia-Giulia.  Al cimitero monumentale di Fortogna, alle 16, si terrà la messa di suffragio concelebrata dal patriarca di Venezia, Francesco Moraglia, e dal vescovo di Belluno Feltre, Renato Marangoni.

A Pirago, alle 21, partirà quindi la veglia di preghiera che culminerà, in chiesa a Longarone, con il momento di silenzio delle 22.39, l’ora in cui sessant’anni fa si staccò dal monte Toc la frana che piombò nel bacino artificiale del Vajont.

Un momento che verrà onorato anche con l’iniziativa Vajonts 23, la riproposizione questa sera in oltre 130 teatri di tutta Italia dell’orazione civile del 1997 di Marco Paolini. Il testo riletto e adattato da Marco Paolini e Marco Martinelli sarà al centro di cinque eventi in provincia.

A Belluno sono tre gli appuntamenti, tutti alle 20,30 e ad ingresso gratuito. Al Comunale c’è la messa in scena della Fondazione Teatri delle Dolomiti, all’Hangar 11 dell’ex caserma Piave quella di SlowMachine e, sempre nell’ex caserma all’aeroporto ma alla Casa delle Arti, quella del Tib con le Bambine del Vajont di Codissago. Di quest’ultimo spettacolo, “Qualcuno cantava...”, è già in programma una replica per domani alla stessa ora e nello stesso luogo.

A Ponte nelle Alpi, alle 20,30 alle scuole medie Sandro Pertini di Canevoi, il testo Vajonts 23 andrà in scena con la partecipazione di Libera, del Comune, dell’istituto comprensivo, delle Scuole in rete, La fabbrica del mondo. Ingresso gratuito ad invito.

A Cortina, alle 18 in sala cultura al palazzo delle Poste, Vajonts 23 va in scena ad ingresso gratuito per iniziativa delle organizzazioni Una montagna di libri, Cortinateatro, associazione culturale Repeat, Comune di Cortina. Chi non ha la possibilità di partecipare in prima persona, può seguire alla radio la speciale diretta della trasmissione Caterpillar su Rai Radio 2. Le iniziative commemorative continueranno anche nei prossimi giorni.

Da ricordare, venerdì alle 18 al centro culturale Parri di Longarone, l’inaugurazione della mostra fotografica dedicata a Giuseppe “Bepi” Zanfron, il primo fotoreporter ad arrivare a Longarone dopo il disastro, e alla giovane fotografa faentina Nicoletta Valla che ha documentato la recente alluvione in Emilia Romagna.

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi