Vajont, gli appuntamenti del sessantesimo

Domenica il gemellaggio tra Longarone e Bagni di Lucca. Lunedì la commemorazione con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la messa in scena di Vajonts 23 in 130 teatri di tutta Italia

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al cimitero del Vajont a Fortogna durante la visita del 2019
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al cimitero del Vajont a Fortogna durante la visita del 2019

 Due giorni intensi di eventi, domani e lunedì 9 ottobre,  dedicati al sessantesimo anniversario del disastro del Vajont.

Domani domenica 8 ottobre

  • A Longarone, alle 9 in municipio, è in programma la cerimonia di gemellaggio con Bagni di Lucca.
  • A Longarone in pazza Tasso, alle 9,45, alzabandiera e celebrazione della messa poi la messa nella chiesa parrocchiale. Alle 11 il corteo si snoderà fino alla zona della fiera.
  • A Longarone Fiere, alle 11,30,  cerimonia di dedicazione del viale Soccorritori del Vajont. Si tratta della strada su cui si affaccia Longarone Fiere, a testimonianza del legame stretto e inscindibile tra l’opera solidale dei soccorritori del 1963 e la nuova Longarone nata dalla ricostruzione. Nel pomeriggio, dopo il pranzo con tutte le rappresentanze dei soccorritori, ci sarà la proiezione dello spettacolo teatrale “Stelle nel fango”, tratto dal libro “L’abbraccio e la parola” di Viviana Capraro.
  • Alla diga del Vajont alle 17,30  concerto della fanfara dei congedati della brigata alpina Cadore.

Lunedì 9 ottobre

  • Al cimitero  monumentale di Fortogna di Longarone alle 11 e poi nell’area della diga del Vajont alle 12,   commemorazione ufficiale alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella che renderà omaggio alle vittime. Ai due siti sarà possibile accedere solo su invito, ma l’intera cerimonia sarà trasmessa in diretta su Rai1.
  • A Longarone al centro culturale Parri, alle 14,30,  convegno di apertura della Settimana nazionale della protezione civile sul tema “Sguardi sul Vajont. Linguaggi e saperi a confronto sessant’anni dopo la catastrofe”, a cura del Dipartimento di Protezione Civile, Regione Veneto e Regione Autonoma Friuli Venezia-Giulia.
  • Al cimitero monumentale di Fortogna, alle 16, messa di suffragio concelebrata dal patriarca di Venezia, Francesco Moraglia, e dal vescovo  di Belluno Feltre, Renato Marangoni.
  • A Pirago, dalle 21, partirà la veglia di preghiera che   culminerà in chiesa a Longarone nel momento di  silenzio delle 22.39, l’ora in cui sessant’anni fa si staccò dal monte Toc la frana che piombò nel bacino artificiale del Vajont.
  • A Belluno, alle 20,30, tre spettacoli   in contemporanea basati sul testo Vajonts 23 di Marco Paolini e Marco Martinelli, rappresentato in tutta Italia in 130 teatri.  Al Teatro Comunale c’è la messa in scena della Fondazione Teatri delle Dolomiti, all’Hangar 11 dell’ex caserma Piave quella di SlowMachine e, sempre nell’ex caserma all’aeroporto ma alla Casa delle Arti, quella del Tib con le Bambine del Vajont di Codissago. Di quest’ultimo spettacolo, “Qualcuno cantava...”, è già in programma una replica per martedì 10 ottobre alla stessa ora e nello stesso luogo.
  • A Ponte nelle Alpi, alle 20,30 alle scuole medie Sandro Pertini di Canevoi,   il testo Vajonts 23 andrà in scena  con la partecipazione di Libera, del Comune, dell’istituto comprensivo, delle Scuole in rete, La fabbrica del mondo. Ingresso gratuito ad invito.
  • A Cortina, alle 18 in sala cultura al palazzo delle Poste,  Vajonts 23 va in scena ad ingresso gratuito per iniziativa delle  organizzazioni   Una montagna di libri, Cortinateatro, associazione culturale Repeat, Comune di Cortina.
  • A Feltre è dedicata alle scuole   al Monte di Pietà di via Paradiso  la mostra “Le memorie del Vajont”, un’esposizione fotografica corredata da un video per ricostruire quei tragici minuti del 9 ottobre 1963. La mostra è il frutto di un progetto realizzato nel 2022 dalle classi quinta Liceo Scienze applicate e Liceo Scienze Umane dell’Istituto Canossiano paritario “Vittorino da Feltre” e in collaborazione con  Enrico Bacchetti, direttore dell’Isbrec, e di Adriana Lotto, presidente dell’associazione Tina Merlin, che assieme al Comune di Feltre hanno dato il patrocinio all’iniziativa; il Leo Club di Feltre ha invece sponsorizzato l’allestimento della mostra, le cui aperture saranno gestite anche grazie all’associazione “Il Fondaco”.

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