Vajont, la frana avanza: "Che Dio ce la mandi buona"

Negli ultimi giorni e nelle ultime ore prima del disastro i segnali di pericolo si moltiplicano. Ma niente di sostanziale accade: si sgomberano solo le frazioni sotto il monte Toc. La preoccupazione dei capi, i silenzi colpevoli

A.c.
Il margine della frama del monte Toc, ben visibile. La foto è di Edoardo Semenza, giovane geologo figlio del progettista della diga, che aveva avvertito dell'esistenza di una paleofrana di 200 milioni di metri cubi
Il margine della frama del monte Toc, ben visibile. La foto è di Edoardo Semenza, giovane geologo figlio del progettista della diga, che aveva avvertito dell'esistenza di una paleofrana di 200 milioni di metri cubi

Qualcosa forse si poteva ancora fare, anche pochi giorni prima che l'immensa frana del monte Toc si riversasse sul lago artificiale del Vajont provoca

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