Ilario Tancon
La gioia di Elia Barp all'arrivo
La gioia di Elia Barp all'arrivo

Dopo due titoli tricolori, Elia Barp si porta a casa anche un titolo iridato. Bella dimostrazione di forza, l’ennesima, ieri per il trichianese delle Fiamme Gialle che in Val di Fiemme (Trento) ha conquistato il campionato del mondo Juniores nella mass start in salita in tecnica classica.

Sui 13 chilometri del tracciato trentino, il ragazzo classe 2002, cresciuto allo Ski College di Falcade, ha rifilato 54” di distacco a un altro azzurrino, Aksel Artusi, mentre a completare il podio è stato il russo Maksim Lipkin. In nona posizione un altro ragazzo cresciuto allo Ski College Veneto, il trentino Andrea Zorzi.

«È stata una salita molto bella oltre che durissima e selettiva», commenta Barp che nel mirino ha la rassegna iridata Juniores di fondo che si svolgerà a Zakopane (Polonia) dal 28 febbraio al 6 marzo del prossimo anno. «Non sapevo quale sarebbe stato il mio reale stato di forma dopo lo Stelvio ma le cose sono andate bene. Sono molto contento del risultato finale mio e complessivo di squadra».

«Elia è uno dei migliori Junior europei», aggiunge Artusi. «Anche se non sono riuscito a riprenderlo è stato bellissimo gareggiare con lui e averlo come compagno di squadra è veramente un grande stimolo per me».

Meno bene sono andate le cose in campo femminile dove il miglior piazzamento delle azzurrine è stato il settimo posto di Maria Gismondi, la laziale che studia al Bachmann di Tarvisio. Nona posizione per la sangiustinese Laura Mortagna.

A livello assoluto, la domenica che ha concluso i Mondiali della Val di Fiemme ha visto la medaglia di bronzo nella mass start di Matteo Tanel: il bolzanino è arrivato terzo alle spalle del russo Alexey Chervotkin e del romeno Paul Constantin Pepene ma, soprattutto, ha vinto la classifica generale finale della Coppa del mondo.

«Chiudiamo in bellezza un mondiale che ci ha dato grandissime soddisfazioni», commenta Michel Rainer, direttore tecnico della nazionale azzurra di skiroll. «Terminare con dieci medaglie, il doppio dell’ultima edizione, e aver riportato la Coppa del mondo a casa nostra è un risultato di cui andare orgogliosi».

«Ringrazio tutti gli atleti perché hanno dimostrato che il ricambio generazionale è in corso e che per quando i nostri big termineranno la carriera abbiamo già degli ottimi sostituti», conclude Rainer. «Ringrazio anche la federazione per avermi permesso di creare delle squadre giovani, puntando fortemente sulla crescita del movimento».

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