24 ore di San Martino, l'Antico Caffè Slalom fa il bis
BELLUNO. Aveva costruito una squadra per vincere, l’Antico Caffè Slalom, e ha confermato le aspettative della vigilia. Unica squadra a superare il muro dei 400 chilometri, la formazione messa in piedi da Livio Eboli e Aldo De Biasi ha bissato il successo dell’anno scorso, conquistando la 43esima edizione della 24 Ore di San Martino.
La più antica gara a staffetta 24x1 d’Italia ha animato nel fine settimana il polisportivo cittadino, raccontata dal sempre preparatissimo Giovanni Viel. Trentanove le squadre iscritte, in un’edizione rovinata ma solo in parte dalla pioggia, caduta nella tarda serata di sabato, nella notte e per tutta l’ultima ora della gara. Ciò nonostante, proprio fra le 14 e le 15 di ieri è stato registrato il miglior tempo maschile: lo ha firmato Tariq Bamaarouf, che ha corso per l’Antico Caffè Slalom girando sempre sul filo dei 19 km e terminando a 18,959.
La sua prestazione ha messo il sigillo sulla gara dello Slalom, che ha conquistato la coppa riservata ai vincitori percorrendo 413,266 km. Dietro si è piazzata la Macelleria Angeloni team Cranner, che ha concluso con 396,385 km. Ma il divario fra le due squadre non racconta del tutto la verità sulla gara, che è stata combattuta almeno per le prime dieci ore. Il distacco fra le due contendenti era di due, tre chilometri, e solo superata la notte l’Antico Caffè Slalom ha capito che avrebbe potuto bissare il successo del 2015. Nella 18esima ora, fra le 8 e le 9, Riccardo Sterni ha piazzato un 18,137 che ha fatto capire a tutti come sarebbe andata la giornata.
Da quel momento la gara è stata in discesa, con un altro gran tempo di Nekagnet Crippa (18,315 km) e un vantaggio che si è fatto incolmabile. Ad animare la 24 Ore ci ha pensato allora la sfida per il terzo posto fra Quantin e bar da Elda: l’hanno spuntata i primi, grazie ai 17,464 km di Darko Viel, per un complessivo di 375,865 km.
L’Antico Caffè Slalom ha piazzato cinque atleti oltre i 18 chilometri, con Said Boudalia che fino agli ultimi istanti ha cullato l’ambizione di salire sul primo gradino del podio individuale. I suoi 18,826 sono stati battuti di 133 metri da Tariq Bamaarouf. Prima fra le donne Paola Dal Mas, che ha corso 15,225 km per Mazzorana sport.
Resta infine in casa il trofeo Bressan, istituito dall’Antico Caffè Slalom in memoria di un amico scomparso troppo presto. Gli piaceva correre una delle ore più dure, quella fra le 2 e le 3 di notte. Quest’anno l’atleta che ha fatto il miglior tempo in quella frazione è stato Lucio Sacchet, che ha corso 17,251 km, battendo di appena sei metri Alvaro Zanoni, portacolori dell’atletica Vittorio Veneto.
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