A Levico c’è Toni Tormen «Noi una squadra giovane che può solo crescere»

L’ex di turno
C’è Toni Tormen sulla strada della Dolomiti Bellunesi. E c’è soprattutto il Levico Terme, ovvero l’avversaria di domani (ore 14.30) per il recupero della prima giornata di ritorno.
L’ex giocatore, allenatore e dirigente del Belluno, nonché diesse per quattro stagioni dell’Union Feltre, è ora consulente di mercato ed osservatore per il sodalizio trentino. Sta dunque contribuendo all’interessante stagione fin qui disputata dai gialloblù, saliti a quota 29 punti con la vittoria contro il Mestre. Si intravede la salvezza, affare mai scontato per le compagini del Trentino Alto Adige, che spesso negli anni si sono limitate a timide comparsate in categoria.
Tormen, che squadra troverà la Dolomiti Bellunesi?
«Una formazione molto giovane, ma sempre pronta a giocarsela contro chiunque. Anche sabato la nostra età media era di neppure vent’anni, con tutti i pro e contro conseguenti. Sappiamo ottenere grandi vittorie grazie all’entusiasmo dei ragazzi, salvo poi magari perdere alcune partite per errori assai banali».
Di certo state disputando un campionato sempre al di sopra dei pericoli.
«L’obiettivo è continuare a muovere la classifica, in quanto abbiamo bisogno di arrivare a quella quota di 40-42 punti. Già contro la Dolomiti sarebbe fondamentale ottenere un risultato positivo».
Ad eccezione di pochi casi sporadici, le squadre del Trentino Alto Adige faticano in D. Voi però date l’impressione di una solidità diversa.
«Tralasciando Sudtirol e Trento, negli anni l’unica che aveva impostato una filosofia diversa era il Mezzocorona. Il Levico è a metà strada nel suo percorso di crescita e sta abbandonando il dilettantismo dell’Eccellenza per passare alle esigenze quasi professionistiche della D. Ci alleniamo al pomeriggio e non più alla sera. Inoltre vi è un’organizzazione esemplare sotto tutta una serie di aspetti, sportivi e logistici. Puntiamo molto su questo, non potendo fare spese folli».
Della Dolomiti Bellunesi cosa ci dice?
«Sono un po’ l’opposto nostro. Contano su molti giocatori di esperienza, alcuni di essi con diversi campionati di serie C alle spalle. Li ho visti bene contro la Luparense e tutto sommato anche contro il Cattolica. Riescono ad essere molto solidi e difficili da affrontare». —
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