Acuto del Valbelluna primo passettino verso la salvezza
BELLUNO. C’è il primo mattoncino. E la cosa più bella è che ne basta solo un altro per festeggiare la salvezza. Sapeva di non poter sbagliare gara 1 della finale playout il Valbelluna, così ecco servita una vittoria sofferta ma meritata.
Quattro alla fine i punti di distacco rifilati all’Alfiere Lab, avversario scorbutico ma ampiamente alla portata. 63-59, pur con i bellunesi che più di una volta hanno cestinato parziali di vantaggio decisamente maggiore. Cambia poco o nulla, in ogni caso: contava vincere, e ciò è avvenuto.
Giovedì si va a Caerano per strappare l’ultimo ticket disponibile nel prossimo campionato di Promozione. Andasse male, resterebbe la bella al De Mas giovedì 24. Meglio non pensare comunque a quest’ultima ipotesi. Cornice di pubblico degna di uno scontro così delicato, e d’altronde la società aveva lanciato più di un appello sui propri canali ufficiali per dare ai ragazzi un buon supporto di decibel.
In campo coach Bristot manda il quintetto con Calzavara, Sacchet, Zanivan, Cima e Cadorin, riservandosi per i minuti successivi l’estro di Zecchin. C’è tensione, entrambe sanno di non poter in pratica commettere errori. L’equilibrio regna sovrano, come dimostrano i parziali: 20-20, 16-13, 16-11, pur con un Valbe troppe volte avvicinato nonostante buoni margini di vantaggio.
Concitati gli ultimi due minuti, anche se la tripla di Cadorin sembra possa dare respiro e tranquillità. I trevigiani si giocano la carta del fallo sistematico, e d’altronde solo così possono provare a rientrare in partita. Il Valbelluna non gestisce chissà quanto bene gli ultimi palloni, e così dall’infrazione di cinque secondi su una rimessa l’Alfiere guadagna il possesso nella metà campo avversaria a dieci secondi dal termine. Stavolta la rimessa libera nel giro di pochi decimi di secondo Gobbo, preciso dall’arco dei 6. 75. 61-59, e ora tanta paura per i biancorossi. Fallo su Longo: bene il primo libero, male il secondo. Insomma, se l’Alfiere va ancora di tripla occorre il tempo supplementare.
Ma la rimessa è sbagliata, intercetta Zecchin che finta di andare a schiacchiare e poi guadagna l’ennesimo fallo. Ne fa solo uno, però basta e avanza per mettersi al sicuro da sorprese. Il +4 è garanzia di vittoria. Non è poi così distante la salvezza.
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