Alba De Silvestro: «Le ragazze dell’Italia adesso sanno vincere»

Parla la comeliana di Padola, che ha appena conquistato il Mondiale di staffetta e quello della long distance 

l’intervista

È un marzo che ha regalato due titoli iridati ad Alba De Silvestro.

Il 3, ad Andorra, la scialpinista di Padola ha conquistato il titolo in staffetta, insieme a Ilaria Veronese e Mara Martini, il 12, sulle nevi di Arêches-Beaufort (Francia) e della Pierra Menta, quello long distance, insieme a Giulia Murada.

Mica male come bottino. Un bottino al quale occorre aggiungere il bronzo nell’individuale.

«Sono contenta dei miei dieci giorni iridati», esordisce la comeliana del centro sportivo Esercito. «Ho portato a casa tre medaglie e il bilancio non può che essere soddisfacente. Mi spiace un po’ non aver corso il vertical, perchè forse un’altra medaglia avrei potuto portarla a casa. Ma è stata una scelta precisa: risparmiare energie in vista dell’individuale e delle lunghe distanze. Le medaglie sono arrivate e quindi va bene così, è stata la scelta giusta».

Hai vinto due titoli, entrambi in gare a squadre. Quale il più bello? La staffetta o il mondiale lunghe distanze?

«Se dovessi scegliere non saprei davvero che fare. Entrambi i titoli sono tanta roba. Hanno un sapore comunque diverso, difficile fare paragoni: in staffetta, fai il tuo giro, dai tutto, e poi aspetti le frazioni delle altre, mentre nella long distance c’è un lavoro di squadra maggiore, devo supportare e sopportare dall’inizio alle fine».

L’Italia al Mondiale è stata ancora una volta grandissima protagonista. La novità di quest’anno è che, oltre ai maschi, anche voi ragazze avete vinto tantissimo.

«Il movimento rosa è decisamente in crescita. Due anni fa siamo arrivate quarte in staffetta, quest’anno non sapevamo chi far correre tanta era l’abbondanza. E nella long distance ci siamo prese l’oro io e Giulia, l’argento Ilaria Veronese e Mara Martini. Siamo tutte a un ottimo livello. Nel ranking internazionale comandano Francia e Svezia ma poi c’è una marea azzurra».

Alba De Silvestro, in effetti, non è più sola. Sei la più esperta. Ti senti più responsabile? Ti senti la capitana?

«Sono la più grande del gruppo, ma non poi di così tanto più grande. Capitana? No, non voglio gradi».

Parliamo un po’ della Coppa del mondo.

«Il calendario di questa stagione non mi favorisce: rispetto al solito c’è un’individuale in meno e una sprint in più. E così mi ritrovo dietro come mai sono stata: settima, a oltre cento punti dalla zona podio».

Manca ancora l’appuntamento di Campiglio, a fine mese.

«Si chiude presto quest’anno e io cercherà di chiudere in bellezza. Ma non sarà facile, perché le avversarie sono tante e alcune veramente fortissime. A Campiglio ci saranno una sprint, un vertical e un’individuale: raggiungere il podio nella generale finale non sarà affatto facile. Anzi, direi che sarà quasi impossibile».

Questo fine settimana sarai alla Transcavallo?

«No. Sabato e domenica in Abruzzo per la finale della Coppa Italia, con un vertical, che sarà recupero del campionato italiano, e un’individuale. Gareggeremo lì. Il 10 aprile, poi, conclusione di stagione all’Adamello ski raid, nella speranza che venga confermato».

Già, i punti di domanda continuano ad accompagnare questa stagione. Quanto difficile è stato convivere con l’incertezza?

«A dicembre sapevamo poco o nulla di quello che saremmo riusciti a fare, poi siamo comunque riusciti a fare tutto. Tra tamponi e limitazioni è stata un’annata più stressante del solito, ma finora è andata. Speriamo di riuscire a portarla a termine regolarmente». —



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