Alla Lavaredo Ultra Trail è dominio degli americani

Hawks conferma i pronostici della vigilia e si mette dietro Capell e Tollefson. Tra le donne spettacolare rimonta di Kelly Wolf che alla fine stacca Miao Yao

CORTINA. La bandiera a stelle e strisce sventola alta sul campanile di Cortina. La dodicesima edizione della Lavaredo Ultra Trail incorona due top runner giunti dagli Stati Uniti: Hayden Hawks ha confermato i pronostici della vigilia che lo volevano grande favorito per la conquista della classifica maschile, Kelly Wolf ha sbaragliato un’agguerrita concorrenza, palesatasi a più riprese lungo il tracciato, fino a tagliare il traguardo di corso Italia per prima. Andiamo per ordine partendo da quanto accaduto alle 23 di venerdì con l’emozionante cerimonia di partenza illuminata dalle pile frontali.

Milleseicento gli atleti al via della Lavaredo Ultra Trail provenienti da sessanta nazioni.



Una cinquantina i top runner. Tra i maschi il pettorale numero uno è stato assegnato all’atleta più forte del momento, quell’Hayden Hawks che alla fine ha vinto. Numero uno alla partenza, numero uno all’arrivo dopo centoventi chilometri e 5. 800 metri di dislivello archiviati in poco più di dodici ore e un quarto.

Percorso confermato nonostante i timori della vigilia legati al maltempo che, fortunatamente, ha risparmiato gli ultramaratoneti accorsi a Cortina per affrontare una delle sei gare più difficili del mondo in questa specialità estrema.



Neanche una piccola frana venuta giù in val di Rienza lungo il tratto in discesa dopo le Tre Cime ha indotto gli organizzatori a modificare i piani.

Merito del tempestivo intervento dei volontari sul percorso, circa cinquecento, che hanno provveduto a riportare tutto alla normalità garantendo così l’incolumità degli atleti.

Hawks non aveva iniziato bene: primi trenta chilometri in sordina, passati a domandarsi – come lui stesso ha ammesso una volta giunto al traguardo – quale sarebbe stata la sua prestazione. Fase iniziale a vantaggio dello spagnolo Pau Capell, alla fine secondo.

Bagarre per il completamento del podio con il terzo posto a lungo in ballottaggio tra un altro statunitense, Tim Tollefson, e l’ingegnere tedesco Stephan Hugenschmidt.



L’ha spuntata Tollefson confermando così, curiosità assoluta, la numerazione di pettorali stabilita alla vigilia: Hawks era l’1, Capell il 2, Tollefson il 3 e Hugenschmidt il 4. Quinto al traguardo il primo italiano, Andrea Macchi del team Eolo, che rispetto a coloro che lo hanno preceduto non è un professionista. «Nella vita faccio il giardiniere», ha ammesso Macchi all’arrivo nel corso di un piccolo show molto divertente offerto ai tanti spettatori assiepati nei pressi del traguardo. Peggio è andata al vincitore Hayden Hawks che, una volta tagliato il traguardo, è stato colto da crampi tanto da ricorrere all’aiuto del personale medico che lo ha portato al sicuro in barella.

E le donne? Kelly Wolf ha chiuso al primo posto grazie ad uno strepitoso recupero nei confronti della giovane atleta dagli occhi a mandorla Miao Yao, rimasta a lungo al vento.

Nelle ultime due ore qualcosa dev’essere successo se a spuntarla è stata la numero sei del ranking pre-partenza con la ventunenne cinese seconda al traguardo con un quarto d’ora di ritardo dalla vincitrice. Terza la svizzera Kathrin Gotz, top numero dieci del ranking.

Classifica maschile: 1. Hayden Hawks (Usa, 12. 16. 20); 2. Pau Capell (Spagna, 12. 20. 22); 3. Tim Tollefson (Usa, 12. 44. 44). Femminile: 1. Kelly Wolf (Usa, 14. 37. 00); 2. Miao Yao (Cina, 14. 52. 04); 3. Kathrin Gotz (Svizzera, 15. 03. 04).

 

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