Alleghe al capolinea: si riparte dalla B

Hockey. Niente A, come previsto; cadetteria con un team bellunese e presenza nei tornei giovanili in sinergia con Pieve
Di Gigi Sosso

ALLEGHE. Lato B. Il disco non è più un grande successo ad Alleghe. Ieri la società di hockey di via Lungolago non si è iscritta alla massima serie, ripiegando sulla cadetteria, con una squadra completamente bellunese. Garantiti anche i campionati giovanili under 8, 10, 12, 14, 16 in collaborazione con il Pieve di Cadore e 18. La neonata Elite A dovrà fare a meno non solo delle Civette, ma anche del Pontebba, che è andato a fare una seconda lega austriaca e del Bolzano, che parteciperà alla Ebel austriaca. Le squadre regolarmente presenti sono otto: Asiago, Cortina, Fassa, Milano, Val Pusteria, Renon, Vipiteno e Valpellice. Mentre Appiano, Caldaro, Egna, Gherdeina e Merano lasciano l’A2 e faranno la Inl con le austriache Bregenzerwald, Feldkirch, Lustenau e Zell am See e le slovene Jesenice, Maribor, Slavia Lubiana e Triglav Kranj.

Niente d’intentato. Sotto il Civetta, ieri l’atmosfera era quasi irreale, anche se fino all’ultimo istante è stato fatto il possibile, per trovare uno sponsor principale, con cui sostituire Tegola Canadese: «Non abbiamo aspettato l’ultimo momento perché ci andava di fare così», sottolinea Matteo Reolon a nome della dirigenza, «abbiamo battuto tutte le strade possibili e purtroppo siamo stati costretti ad arrenderci, almeno momentaneamente. Non avevamo proprio la possibilità di fare un campionato come quello del Cortina di qualche anno fa e allora non ci è rimasto altro da fare che aderire alla serie B e proseguire l’attività con tutto il nostro vivaio».

Arrivederci alla prossima. I contatti ci sono ancora e andranno coltivati in vista della stagione 2014/2015: «Non è che ci fermiamo, semplicemente siamo obbligati a fare un campionato di purgatorio, con la fiducia di poter ripartire l’anno prossimo, di nuovo nel massimo campionato. Stiamo già ponendo le basi per la ripartenza, con la consapevolezza che stavolta non potevamo davvero farcela. Avremmo fatto una specie di salto nel vuoto e non sarebbe stato davveo il caso, con i tempi di crisi economica che corrono».

Che la società e i tifosi le abbiano provate tutte, è sicuro. Prima gli abbonamenti virtuali, poi la marcia per le vie del centro di Belluno, infine l’incontro pubblico, nella sala Franceschini del palaghiaccio De Toni. Poche le tessere staccate, appena 137 per circa 34 mila euro, per poter interessare realmente un potenziale sponsor. I colloqui sono ancora in corso e magari andranno bene per l’anno prossimo. Intanto, mancherà il derby con il Cortina. Ma ci sarà il Feltre.

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