Alpago, due gol per avvicinare la vetta

Ci pensano prima Dal Paos e poi De Nadai a fare proprio il match contro una Alpina che oppone poca resistenza
Di Rolando Dazzi
Quadrangolare calcistico tra le squadre del Coreni, Alpago; Fulgor Farra e Coi De pera
Quadrangolare calcistico tra le squadre del Coreni, Alpago; Fulgor Farra e Coi De pera

PUOS D’ALPAGO. Dopo il pareggio scialacquone col Monte Tomatico, l’Alpago si riprende la vittoria regolando un’Alpina a dir poco evanescente.

Le firme dei “vecchietti”, Dal Paos prima e De Nadai dal dischetto, poi, archiviano la pratica già nella prima frazione di gioco, dopo un inizio di gara tutt’altro che all’acqua di rose. Gli ospiti partono meglio, per nulla intimiditi dall’avversario: 10’ dal via e Palusci sgasa sulla destra, mette a rimorchio per Collazuol che, pur arrivando di gran carriera, non riesce a regolare il destro che finisce di poco alto sulla traversa.

Passano 2’ ed è Vedana ad averla ghiotta: cross fortuito dalla sinistra di Bortot, la palla spiove in area ma l’attaccante ospite cicca calciando l’aria. Il fuoco dell’Alpina, da qui in avanti, si dimostra essere di paglia. Sì, perché l’Alpago esce dal torpore e comincia a macinare, seppur con ritmi piuttosto lenti. Al 13’ episodio curioso: Lavina pecca d’ingordigia e, bramoso di segnare ma in fuorigioco, si frappone tra Dal Paos, involatosi, e la porta, privando il compagno di reparto della presumibile gioia personale.

Passano 10’ e Fagherazzi, dimenticato in area e servito dal suddetto Lavina, lascia partire un buon diagonale a mezz’aria sul quale però Dalla Rosa si fa trovare pronto abbassando la saracinesca. Tornando a Dal Paos, la sua gioia può, stavolta sì, esplodere al 27’ quando, lavorando bene il pallone, lo stesso Lavina glielo offre e, giratosi in un fazzoletto, scaraventa in rete per il vantaggio dei suoi. L’Alpina di fatto si scioglie come un gelato al sole e l’Alpago, con poco sforzo, riesce pure a raddoppiare. Al 42’, Pison agisce da bodyguard, avvinghiandosi a Pianca, trascinandolo a terra: rigore sacrosanto e trasformazione di De Nadai, con freddezza. Gioco partita incontro. Di fatto la gara finisce qui.

Secondo tempo soporifero, da abbiocco pesante: l’Alpago va col pilota automatico, l’Alpina non contribuisce nel tentativo di ridare slancio e animo all’incontro. Anzi, sono ancora i padroni di casa a provarci; al 53’, Peterle, prodotto del vivaio, classe ’96, si incunea tra le maglie della difesa ospite, scappa via a Zago una volta servito da Dal Paos, ma non conclude in bellezza, sparacchiando addosso al buon Dalla Rosa. Di altre occasioni nemmeno l’ombra; nell’ultima mezz’ora si risparmia sull’inchiostro; alcuni già prendono la via del bar. In campo, l’Alpina pensa già al prossimo impegno, in casa contro il Sois, attendendo trepidante il triplice fischio per archiviare la sconfitta. L’Alpago ha già la testa rivolta allo scontro, e che scontro, di domenica prossima, in casa del Castion. Un crocevia, per entrambe, piuttosto importante anche se per mister “Charlie” Pierobon non decisivo:« Vada come vada».

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