Ana Feltre, Stach si coccola i suoi gioielli

Atletica. Il presidente racconta lo splendido fine settimana che ha regalato il titolo italiano alla staffetta e alla Fantinel
Di Raffaele Scottini

FELTRE. Olio motore. È quello dell'Ana atletica Feltre, che è tornata dai Campionati italiani di corsa campestre con due titoli, quello della staffetta maschile nella prima gara in programma e quello Juniores femminile nell'ultima. Ad aprire le danze sui prati di Gubbio, si sono vestiti di tricolore Edgard Costa, Alberto Dal Sasso, Federico Polesana e il capitano Lucio Sacchet, che di professione fa il meccanico e quando il presidente-allenatore della società feltrina Valerio Stach è andato da lui con la macchina per il cambio dell'olio meno di un mese prima della rassegna nazionale, è nata l'idea di mettere insieme la staffetta.

Dal tagliando dell'auto al primo posto sul podio. Che motore, quello della macchina dell'Ana atletica Feltre, quattro cilindri in linea. Costa nella prima frazione da 2 chilometri, Dal Sasso poi (2 chilometri), Polesana terzo staffettista (3 chilometri) e Sacchet a coronare l'impresa (3 chilometri). Come da regolamento, squadra obbligatoriamente formata da un Allievo (Costa), uno Junior (Dal Sasso), una Promessa (Polesana) e un Senior (Sacchet).

«Ero andato all'officina Sacchet a fare il cambio dell'olio – venti giorni prima della gara - e ho lanciato l'idea a Lucio di fare la staffetta, che è stato subito entusiasta», racconta Valerio Stach. «È nato tutto così, da un'intuizione, dall'estro del momento e poi è arrivato questo grande risultato, emotivamente molto forte».

Due titoli molto diversi. «Due giorni di gare e noi abbiamo vinto il titolo nella prima e nell’ultima. Abbiamo iniziato e abbiamo chiuso», dice il presidente-allenatore. «Quello nella staffetta è molto simbolico, perché rappresenta l'attività complessiva della società nel settore del mezzofondo e fondo. Aldilà delle prestazioni individuali, c'è il valore enorme della squadra, dell'associazione».

La staffetta. «Costa è stato fortissimo, Dal Sasso bravissimo, Polesana è quello che ha dettato la selezione e Sacchet ha finito incrementando il distacco», commenta Stach. «Chi mi ha sorpreso di più è Sacchet. Lavora dieci ore al giorno in officina ed è l'artefice morale dell'impresa, un esempio per tutti gli altri. Il risultato della staffetta è un seme di entusiasmo, partecipazione, spirito di appartenenza e condivisione, che sono gli ingredienti più importanti per un'associazione sportiva».

Ilaria Fantinel. «Non era sicuramente la favorita», spiega Valerio Stach. L'atleta da battere era Svetlana Reina, che da Allieva ha vinto un titolo assoluto in pista. «Era lei la favoritissima, invece dopo una partenza guardinga, Ilaria Fantinel si è messa davanti e ha vinto con 200 metri di vantaggio, facendo un figurone», sottolinea il presidente-allenatore dell'Ana. «È stata la sorpresa di tutti i campionati. È una ragazza di talento, che andrà avanti».

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