“Aspettando il Giro”: il cattivo tempo rovina la pedalata sul Vajont - FOTO

A Longarone si presentano comunque circa 150 intrepidi per la biciclettata sulle strade che ospiteranno la corsa rosa
pedalando sul vajont
pedalando sul vajont

LONGARONE. Il brutto tempo di sabato, ma soprattutto le previsioni incerte per la giornata di ieri, hanno di sicuro convinto tanti a fare altri programmi. Così, alla partenza della “Aspettando il Giro…pedalando”, si sono presentati poco meno di 150 partecipanti. Non certamente pochissimi, ma decisamente meno di quanti se ne aspettassero gli organizzatori. Anche perché questa cicloturistica, che rientra nel programma delle manifestazioni legate al passaggio del Giro a Longarone, era anche la terza edizione della pedalata “Na fruada de copertoi”, proposta dal comitato genitori dell’istituto Comprensivo di Longarone.

Il ricavato delle iscrizioni, infatti, servirà per finanziare alcuni progetti delle scuole elementari e medie del territorio.

«Peccato che così poche persone abbiano deciso di partecipare a questa nostra iniziativa», commenta il presidente della Pro loco longaronese, Roberto Sant, «e colpisce ancora di più l’assenza degli insegnanti dell’istituto comprensivo: se ne sono presentati infatti solo un paio. E dire che per questa pedalata abbiamo lavorato molto, coinvolgendo un gran numero di volontari, e forse la delusione maggiore per questa partecipazione non eccezionale alla fine è proprio loro. Un aspetto sicuramente positivo è il fatto che per la prima volta le Pro loco di Longarone e quella di Erto e Casso hanno collaborato con profittonella realizzazione di un’iniziativa».

Per questa giornata infatti si sono unite le energie delle due Pro loco e del comitato genitori, con il patrocinio dei Comuni di Longarone, Castellavazzo Ospitale di Cadore ed Erto e Casso. Una quarantina di volontari in tutto, ai quali si aggiungono la Valbelluna Emergenze, la Protezione Civile, il Soccorso Alpino, il comando dei carabinieri e la Polizia municipale di Longarone.

Onore, dunque, a quei 150 che hanno voluto comunque partecipare, e che hanno condiviso una bella mattinata in compagnia. Tra loro tante famiglie, tantissimi bambini, alcuni dei quali forse avevano appena tolto le rotelle alle loro biciclette e hanno dunque vissuto un’esperienza comunque importante.

La partenza dal centro di Longarone è scattata alle 9.30.

Il tracciato attraversava Pirago, e scendeva nella zona industriale. Quindi Provagna, Dogna e chiusura dell’anello nei padiglioni di Longarone Fiere, dove era stato allestito un punto ristoro. Da lì i ciclisti potevano scegliere se fermarsi o salire fino alla zona industriale di Erto, che il prossimo 16 maggio sarà teatro anche dell’arrivo di tappa sul Vajont del Giro d’Italia. Ad attenderli un tendone, preparato dalla Pro loco di Erto, ed un piatto di pasta per riprendere le forze.

Non era neanche necessario avere i polmoni degli scalatori per arrivare al traguardo, bastava voler partecipare fino in fondo alla giornata: l’organizzazione aveva messo a disposizione una navetta per chi non se la sentiva di affrontare la salita. L’hanno usata in 25, i più piccoli e qualche accompagnatore: gli altri sono saliti a forza di pedali.

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DELLA PEDALATA

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