Auronzo, la Lazio fa tris alla Triestina: Immobile, gol da applausi
Lo Zandegiacomo si conferma campo amico della Lazio che supera anche la Triestina nella terza amichevole disputata nel ritiro di Auronzo. Il 3-0 finale, stesso risultato dello scorso anno, va anche stretto ai biancocelesti autori di una buona prova collettiva. Le due categorie di differenza si notano, ma la Triestina vende cara la pelle lottando su tutti i palloni. Unica pecca degli alabardati, il non essere riusciti nel secondo tempo a creare uno straccio di palla gol.
Inzaghi lascia a riposo diversi titolari, a partire da Immobile: in prima linea c’è il giovane Rossi capocannoniere del ritiro auronzano. 3-5-2 il modulo scelto con Proto in porta, Luiz Felipe centrale di difesa e Luis Alberto in cabina di regia. A centrocampo gioca Minala, il migliore del primo tempo. La Triestina invece si avvicina di molto alla formazione tipo. Manca la punta centrale di riferimento, in compenso la mano di mister Massimo Pavanel si vede già. L’esperto Lambrughi detta i tempi dalle retrovie, Mensah è uno spauracchio per Wallace che mette spesso in difficoltà con la sua velocità. I ritmi sono blandi, vuoi per il caldo vuoi per le gambe imballate tipiche di questo periodo. Lo spettacolo latita, in compenso ci pensano gli spettatori sugli spalti a ravvivare il pomeriggio all’ombra delle Tre Cime.
La prima occasione da gol porta la firma della Lazio che al minuto 14 passa in vantaggio: Durmisi sfonda sulla fascia sinistra e crossa al centro, dove Minala è lesto a battere Valentini dopo un batti e ribatti. Gli alabardati giocano meglio, la Lazio si concentra nelle ripartenze che però si inceppano nella fase di ultimo passaggio. Murgia poco dopo la mezz’ora subisce un colpo ed è costretto ad alzare bandiera bianca: Inzaghi potrebbe mandare in campo Parolo o Cataldi, ma a sorpresa sceglie Bruno Jordao che al 40’prova il tiro a giro dal limite dell’area, palla alta sopra la traversa. Il finale di tempo vede salire in cattedra il nuovo portiere biancoceleste Silvio Proto che salva prima sul diagonale di Mensah e poi sulla battuta dalla lunga distanza di Coletti: il primo tempo si chiude così con la Lazio in vantaggio grazie alla rete da vero opportunista di Joseph Minala che punta alla riconferma dopo aver girato mezza Italia in prestito.
Nel secondo tempo Inzaghi manda in campo una formazione completamente diversa da quella precedente: undici sostituzioni contemporanee che chiamano in causa Ciro Immobile, piazzato in prima linea al fianco del panterone Caicedo. Nella Triestina c’è Arma in attacco a dar man forte a Mensah. Quattordici minuti di nulla e, di colpo, il lampo di Immobile che realizza un gol da cineteca: stop a venti metri dalla porta e palla nel “sette” che strappa l’ovazione generale dello Zandegiacomo. Il trascorrere dei minuti vede calare ulteriormente i ritmi in campo. La Triestina provvede a sostituirne sei tutti insieme, ma di benefici effettivi sul terreno di gioco non se ne vedono. Gli alabardati collezionano qualche calcio d’angolo senza creare grattacapi dalle parti del giovane Guerrieri, spettatore non pagante. A dieci minuti dal termine Parolo lancia dalle retrovie Lulic che scatta, beffa Libutti approfittando di una disattenzione del difensore biancorosso e deposita in rete la palla del tre a zero.
Passivo troppo pesante forse per la Triestina che ha continuato a tenere bene il campo pur senza mai tirare in porta. E’, anzi, la Lazio a sfiorare il quarto gol con Immobile che calcia sul portiere in uscita. Termina così: la Triestina riparte alla volta di Piancavallo, la Lazio aspetta la Spal. —
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