B2 femminile della Pallavolo Belluno, c’è un esposto in procura

Clamorosa iniziativa della Spes contro il passaggio dei diritti alla Pallavolo Belluno. Adesso potrebbe saltare tutto
Paolo Gamba
Paolo Gamba

BELLUNO. La Pallavolo Belluno è iscritta in serie B2 femminile? Leggendo i comunicati della Fipav nazionale sembra proprio di sì, ma il tutto potrebbe saltare per un esposto di trenta pagine inviato dai dirigenti della Spes alla procura federale.

È il nuovo capitolo, forse il più infuocato, della battaglia che dura da mesi fra la dirigenza della Spes Belluno che fa capo a Fabiana Bianchini e quelli della vecchia B2, con a capo Paolo Gamba.

Fabiana Bianchini
Fabiana Bianchini

Nessuno dei due interessati intende rilasciare dichiarazioni ufficiali, ma fa intendere che il clima non è certo sereno.

«Non mi risulta che la cessione diritti sia a posto, visto che c’è un esposto in procura», dice la Bianchini, presidente della Spes dal 5 giugno.

«Non voglio parlare ora, ma solo quando tutta questa storia sarà finita», gli fa eco Gamba.

Ma cosa sta accadendo realmente? Il motivo del contendere starebbe nella smart card della Spes, in parole povere la firma elettronica che è in mano al presidente di società, che con quella può fare tutte le operazioni digitali Fipav.

Dopo la scissione fra la B2 e le giovanili della Spes, Gamba si è dimesso a metà maggio ed è tutto scritto nei verbali dell’assemblea. Ma alle dimissioni non è seguito il passaggio firmato alla Fipav per la ratifica delle stesse e Gamba non ha più riconsegnato la smart card, con cui è stato invece eseguito tutto l’iter burocratico per il passaggio dei diritti della B2 femminile alla Pallavolo Belluno.

Una mancanza segnalata a più riprese dalla Bianchini e di cui si è parlato in un paio di incontri fra le parti ed anche in uno alla Fipav di Belluno, alla presenza del massimo dirigente provinciale Mario Bez, che ha tentato di fare da mediatore e tra l’altro è anche consigliere della Pallavolo Belluno, quindi molto informato su questa vicenda.

Ma perchè Gamba non ha riconsegnato questa smart card? Facendo gli avvocati del diavolo, è possibile pensare che ci fosse poca fiducia nei confronti del gruppo della Bianchini che, avendo in mano questa smart card, avrebbe anche potuto cedere i diritti ad un’altra società e non alla Pallavolo Belluno.

Ma cosa può accadere ora? Difficile capirlo, ma in presenza di un esposto, l’iscrizione potrebbe anche essere messa sub judice in attesa di una decisione ufficiale, con il mercato per la B2 che rischia la paralisi.

Non una bella pagina di pallavolo. La Spes aveva dichiarato di non avere nessuna intenzione di proseguire con la B2 e la cessione di diritti si sarebbe potuta fare senza arrivare alle carte bollate. Un’estate già calda si annuncia rovente.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi