Bamoussa ottavo, ma non arriva il minimo olimpico

Non basta una grande prova nella finale dei 3000 siepi degli Europei in Olanda. «Peccato quell’avvio troppo lento»

AMSTERDAM. Peccato per il minimo olimpico che non è arrivato per Abdoullah Bamoussa nella finale europea dei 3000 siepi, in cui il bellunese di origine marocchina è stato comunque grande protagonista, conquistando l'ottavo posto in 8'35"35. Serviva almeno 8'30"00 per prenotare il biglietto per le olimpiadi di Rio de Janeiro al portacolori dell'Atletica Brugnera Friulintagli, che avrebbe dovuto fare il personale, migliorando di oltre due secondi l'8'32"54 stampato mercoledì in semifinale nonostante la caduta sull'ultima riviera. Si era fatto male al ginocchio, ma ha recuperato e si è presentato al via con un duplice obiettivo: chiudere nei primi otto - centrato - e ottenere il pass olimpico, mancato con rammarico.

«Sono contento di essere arrivato in finale, ho fatto il possibile per fare il minimo per le olimpiadi e per fare meglio di me stesso. Un po' di amarezza c'è per il tempo». Queste le parole di Abdoullah Bamoussa ai microfoni di Rai Sport dopo la gara, condizionata dal ritmo bassissimo in avvio che ha penalizzato il bellunese di origine marocchina. «L'ottavo posto c'è, ma sono mancati quei cinque secondi», commenta. «Speravo che partissero con un ritmo più alto, che è il tipo di gara in cui vado meglio, non avendo il finale forte. Un piccolo errore l'ho fatto a non provarci come avevo fatto in semifinale. Però su queste gare non puoi mai sapere quello che succede. E' andata così».

Nelle battute iniziali della corsa, Bamoussa viaggia nella parte posteriore del gruppo, controllando la situazione di una gara caratterizzata dal tatticismo esasperato nei primi 300 metri. Si va a un ritmo lento che non è congeniale al marocchino-bellunese, che viaggia al settimo-ottavo posto al passaggio dei 1000 metri, quando la gara non è ancora decollata. Davanti si staccano i due francesi e l'azzurro Jamel Chatbi. Al secondo chilometro il gruppo è allungato e a dettare l'andatura sono sempre in tre.

Quattro posti più indietro c'è un coraggioso Bamoussa, che recupera un'altra posizione, mentre Mekhisi e Kowal allungano e Chatbi è in lotta per una medaglia. Nel finale però l'italiano si stacca. Mahiedine Mekhisi Benabbad scappa e va a vincere in solitaria con il tempo di 8'25"63. Dietro rinviene il turco Ali Kaya, che taglia il traguardo al secondo posto in 8'29"91. Terzo Yoann Kowal in 8'30"91. È oro e bronzo Francia. Quarto lo spagnolo Sebastian Martos e quinto Jamel Chatbi. Bamoussa è ottavo, davanti all'altro azzurro Yuri Floriani.

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi